Augusta, sequestro di pescato in porto
AUGUSTA – Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, alla sala operativa della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Augusta è giunta una richiesta d’intervento da parte di personale di turno presso uno dei pontili in uso agli stabilimenti industriali, nel porto Megarese, segnalando un’attività di pesca di frodo a ridosso dello stesso pontile.
È stata inviata in zona la motovedetta Cp 716, il cui equipaggio è riuscito a scovare, nell’oscurità, una barca con a bordo un soggetto intento a effettuare una battuta di pesca, illecita perché condotta in porto dove vige il divieto assoluto.
I militari della Guardia costiera hanno provveduto al sequestro dell’attrezzatura da pesca consistente in un palangaro e di circa 15 chilogrammi di prodotto ittico, destinato alla distruzione in quanto poi giudicato non edibile da parte del personale medico del servizio veterinario di Augusta. Inoltre, è stata elevata a carico del trasgressore una sanzione amministrativa pari a circa 2mila euro.
“Rimane sempre molto alta l’attenzione della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Augusta nel contrasto alla pesca di frodo – si legge nel comunicato – prestata per mezzo di una continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle illecite condotte in materia, ed alla tutela della pesca sostenibile e dell’ambiente“.