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Augusta, si riaccendono i riflettori sul “castello” di Castelluccio

AUGUSTA – Si riaccendono i riflettori mediatici sul cosiddetto “Castello di Castelluccio“, con un servizio del Tgr mandato in onda oggi su Raitre.

Si tratta di un’opera privata incompiuta che per circa mezzo secolo ha scatenato le fantasie dei cittadini che la osservano ogniqualvolta percorrono la statale 114 “Sicula orientale” all’altezza di Costa Saracena e Castelluccio, località nel territorio di Augusta. Un “ecomostro” che cattura lo sguardo verso nord, alle cui spalle si distinguono l’arenile di Agnone Bagni e il più distante golfo di Catania (vedi foto tratta da Google street view).

L’edificio in stile maniero medievale ha visto prevalere, tra le leggende popolari sul committente, l’accostamento al celebre conduttore televisivo catanese Pippo Baudo, tant’è che viene a tutt’oggi chiamato “Castello di Pippo Baudo“. Un accostamento errato, frutto appunto della fantasia. Pare che il committente fosse sì catanese ma un facoltoso commerciante poi trasferitosi in Toscana.

Di certo è diventato un simbolo dell’incuria e dell’abbandono che affliggono questa parte della Sicilia, che già fa i conti con i risultati di un abusivismo che ha cambiato il volto della costa“, commenta il giornalista Fabio Butera, autore del servizio.

Una vicenda così antica nel tempo va ricostruita – riferisce il sindaco Giuseppe Di Mare a La Gazzetta Augustana.it, già contattato dal Tgr – Bisogna capire se c’è un ordine di demolizione“.


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