Augusta, sindaco Di Mare in Fdi, affondo Pd: “Finalmente gettata la maschera del civismo”
AUGUSTA – Il sindaco Giuseppe Di Mare verso Fratelli d’Italia. Non rilascia ancora dichiarazioni il primo cittadino in merito, né il circolo territoriale dei meloniani, ma la notizia è stata anticipata con un accenno nel corso di un lungo video sui social, in apertura di settimana, dal deputato regionale Carlo Auteri e genera già le reazioni delle opposizioni locali.
“Un’amministrazione che ha veramente svoltato la città, dopo vent’anni di immobilismo, di faide, di malgoverno“, aveva detto il parlamentare sortinese di Fdi sulla politica augustana degli ultimi due decenni, per poi esprimersi su quella attuale parlando di “un’amministrazione seria, collegata con tutte le istituzioni, da oggi (con) il nostro sindaco, nostro perché da oggi anche il sindaco Di Mare fa parte della famiglia di Fratelli d’Italia“.
Il primo affondo sulla nuova collocazione partitica del sindaco Di Mare, eletto tre anni fa con una coalizione interamente civica a sostegno, arriva dal Partito democratico in una nota a firma “Pd Augusta” diramata dal segretario di circolo Luca Vita, partito che in consiglio comunale annovera Giancarlo Triberio tra i banchi dell’opposizione.
“Come avevamo annunciato, è stata finalmente gettata la maschera del civismo di facciata anche ad Augusta – si legge nella nota del Pd locale – Il sindaco Giuseppe Di Mare aderisce alla destra di Fratelli d’Italia insieme ai suoi consiglieri e all’assessore di fiducia. L’amministrazione comunale votata nel 2020 come un progetto civico trasversale, sedicente estraneo alle logiche di partito per guardare solo agli interessi della città, oggi veste i panni della destra-destra. L’annuncio è stato dato dall’onorevole Carlo Auteri e dal commissario provinciale di Fratelli d’Italia a mezzo stampa. Il quadro si è chiarito, si sono rotte le ambiguità“.
Il Pd mette nel bersaglio il governo Meloni: “Augusta va alla destra. A quella destra di Governo che taglia oltre 80 milioni di Pnrr nella provincia di Siracusa e nel porto di Augusta. A quella destra che ha annunciato nei giorni scorsi tagli alla Sanità nella prossima legge di bilancio per circa 4 miliardi, che ha preso in giro sul tetto al costo dei voli, sulle accise ai carburanti, sulla tassa agli extraprofitti delle banche, che non indica nemmeno un euro di investimenti per la zona industriale o la transizione ecologica nel polo industriale siracusano, che organizza passerelle di ministri e deputati, senza che si vedano risultato tangibili per la città di Augusta o per la provincia di Siracusa“.
“L’amministrazione di Augusta adesso ufficialmente è una sostenitrice del blocco navale per i migranti che ha permesso la strage di Cutro, sfidando le stesse parole di condanna di papa Francesco – asserisce il Pd locale – Di Mare diventa agente attivo di partiti che vogliono le alleanze con Orban, Le Pen e altre formazioni di estrema destra, portandoci ad un isolamento in Europa. Il nostro sindaco dell’empatia, come si era definito in consiglio comunale, appoggia chi ha tolto il Reddito di cittadinanza e lasciato milioni di italiani senza un sostegno, fa squadra con chi si oppone al salario minimo e non fa nulla di concreto contro gli aumenti delle bollette energetiche e dei carburanti“.
La conclusione della nota torna alla questione politica cittadina, nella prospettiva dell’appuntamento elettorale delle amministrative 2025: “Chi si è fidato del civismo oggi si ritrova sostenitore suo malgrado di questa destra anti-europea, vicinissima ai partiti xenofobi che usano la paura come strumento di governo. Era già palese l’impronta dagli atti amministrativi di questi anni, con la cessione dell’acqua pubblica ai privati, nessun investimento sulla differenziata, con il conseguente aumento delle tariffe Tari e il suo beneplacito alla svendita del porto ad una cordata palermitana insieme alla sua assessora al porto. Atti amministrativi volti ai pochi contro gli interessi dei cittadini, per chissà quale futuro scambio politico. Augusta non merita un governo cittadino come questo e facciamo appello alle forze politiche moderate e di centrosinistra e a tutti quelli che non si riconoscono nelle politiche di Destra, a fare fronte comune e aprire un dibattito comune per evitare di subire atti amministrativi che stanno spogliando e svendendo il nostro territorio“.
(Nella foto di repertorio in copertina, da sinistra: il segretario di circolo Luca Vita, il senatore Antonio Nicita, il consigliere comunale Giancarlo Triberio a presiedere un convegno locale del Pd)