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Augusta, torna il presepe artistico siciliano del giovane Musumeci

AUGUSTA – Per la seconda volta, il “Presepe in stile siciliano” viene allestito in città dal giovane augustano Luca Musumeci, ventiquattrenne. Due anni fa fu il palazzo municipale, quest’anno è la chiesa di San Giuseppe Innografo, al Monte, ad ospitare l’opera, all’interno del suo battistero.

L’ambiente è illuminato da una tenue luce blu, che riflettendosi sulle pareti bianche offre la sensazione di ritrovarsi sotto la volta celeste che abbraccia il Presepe, stavolta illuminato da luci calde.
Rispetto alla precedente edizione, ispirata ad un paesaggio costiero, adesso si inserisce una più fitta vegetazione, le cime di alcuni monti delimitano l’orizzonte, racchiudendo tra le rocce alcuni antichi caseggiati di campagna. Il paesaggio diventa così maggiormente contadino: questo viene suggerito dal bruno terriccio che ricopre buona parte dell’opera, dalla superficie rocciosa che sbuca dal suolo e dalla diffusa attività dell’allevamento.

Una grotta è infatti adibita ad ovile, tra le cui pecore un pastore ne ha caricata una sulle spalle, pronto per portarla in dono al Bambino Gesù. Inoltre una donna, posta in primo piano sull’opera, sparge granaglie alle sue galline, mentre un’oca le allontana dal bucato steso al lato di una casetta, starnazzando. Tuttavia, alcune delle lenzuola appese sono state sporcate da un piccione accovacciato sotto il tetto dell’edificio. Da una fonte sgorga acqua, e una donna appende gli indumenti appena lavati.

La Sacra Famiglia appare così incorniciata dalla sinuosa montagna, dove si incastrano case e ripide scalinate. Sulle pareti di alcune case, si possono notare edicole votive, dedicate a San Domenico (patrono di Augusta) e alla Madonna. La casa posta più in alto è aperta, così da lasciare intravedere il suo interno: l’ambiente si ispira alle antiche abitazioni contadine, dove un muro divideva la zona notte dalla zona giorno. Sulla soglia di ingresso, un anziano uomo si riscalda con lo scaldino. Davanti ad un altro uscio, due sedie sorreggono una tavola su cui è sparso estratto di pomodoro. Prostrati dinnanzi al Bambino Gesù, i pastori e i re Magi. All’interno del Presepe, è possibile riconoscere piante tipiche della macchia mediterranea (fichi d’India, aranci, limoni, agavi, capperi e alcune conifere).

Per la realizzazione del Presepe – ci riferisce Luca Musumeci – ringrazio la disponibilità della comunità parrocchiale di San Giuseppe Innografo e tutti i commercianti che con il loro contributo hanno permesso l’acquisto delle pregiate statuine, realizzate dal maestro ceramista Vincenzo Velardita di Caltagirone“. Il Presepe è visitabile tutti i giorni, fino al 6 gennaio 2019, dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 16 alle 19,30.


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