Augusta, una “guida turistica” ai bunker della seconda guerra mondiale
AUGUSTA – Nella sede di Augusta dell’associazione storico-culturale “Lamba Doria“, in via Sacro Cuore, è stato presentato venerdì scorso il volume “Bunker – La Difesa di Augusta – Guida turistica” realizzato da Alberto Moscuzza e Lorenzo Bovi.
Il libro descrive con un originale e accurato compendio di fotografie d’epoca, disegni e documenti, spesso inediti, tutto il sistema fortificato delle batterie antinave ed antiaeree, dei fortini antisbarco e dei posti di comando protetti che circondavano a sua protezione la Piazzaforte di Augusta durante la Seconda guerra mondiale.
Testimonianze di reduci sopravvissuti al conflitto e raffronti fotografici attuali dei luoghi con le foto d’epoca, offrono al lettore per ogni specifica postazione esaminata una vera e propria guida turistica di questo grande e importante, quanto ancora poco conosciuto patrimonio storico culturale da valorizzare e tutelare.
All’evento hanno partecipato il comandante Marittimo Sicilia contrammiraglio Andrea Cottini, il colonnello Massimo Lucca dell’Esercito italiano e Francesco Paci (referente per l’associazione “Lamba Doria” ad Augusta) che, introdotti dalla moderatrice Ombretta Tringali, hanno formulato in apertura il loro saluto agli autori e agli intervenuti, molti giunti da Siracusa, Catania e Ragusa.
Ha preso quindi la parola Antonello Forestiere, direttore del Museo della Piazzaforte di Augusta e consulente Stato Maggiore Marina militare, il quale in un esteso e articolato intervento ha descritto la composizione e le caratteristiche delle difese del territorio di Augusta, che nella funzione antiaerea operano adeguatamente sino alla primavera del 1943. Si è quindi soffermato su quelle circostanze, oggettive e relative alle caratteristiche del personale che vi era destinato, che impedirono invece un efficace contrasto del nemico, specie sul fronte terrestre, durante l’invasione del luglio 1943, nonostante alcuni episodi di autentico valore come quello della strenua difesa di Cozzo Telegrafo. L’oratore ha altresì rimarcato la pregevolezza del volume, sotto il profilo del contenuto e della completezza, rimarcandone la funzione di stimolo ad una migliore conoscenza del territorio e di questo tipo di beni storico-monumentali legati alle vicende dell’ultimo conflitto.
È seguito un intervento di Salvatore Cannavà, psicologo, membro dell’associazione storico-culturale, che ha ribadito l’importanza sotto il profilo psicologico per le generazioni future dell’incentivazione, attraverso le opere culturali quali i libri, anche della memoria storica bellica.
Hanno concluso la serata con un breve saluto e ringraziamento agli intervenuti gli autori del volume, Alberto Moscuzza e Lorenzo Bovi.