Automobilismo, l’augustano Centamore sul podio assoluto della 38ª Val d’Anapo-Sortino
AUGUSTA – Il mese di giugno, nel calendario motoristico regionale, si è aperto con la 38ª edizione della Coppa Val d’Anapo – Sortino, storica cronoscalata, valevole per il Tivm (Trofeo italiano velocità montagna) Sud, il campionato italiano “Le bicilindriche” e, in particolare, il campionato siciliano auto storiche e moderne. In quest’ultima competizione riservata alle cosiddette auto storiche è salito sul podio, ancora una volta, il pilota augustano Camillo Centamore.
In gara a bordo non della sua Formula junior marchiata Corsini, bensì di un’auto sport prototipo modello Lucchini, il top per le cronoscalate, concessa da un collega della scuderia palermitana Aspas. Senza riuscire a “prendere le misure” del bolide nelle due sessioni di prove ufficiali, anche a causa della pioggia caduta nel corso della seconda manche, Centamore ha puntato tutto sulla gara.
Sia in gara 1 che in gara 2, il pilota augustano ha fatto registrare il terzo miglior tempo assoluto su trentanove auto al via. Sul tracciato che va da contrada Stazione Fusco a Sortino, di 5,750 km, Centamore ha firmato un tempo “aggregato” di 7′ 54″ 04 (frutto della somma tra tempi equivalenti, 3’57″29 di gara 1 e 3’56″75 di gara 2).
“È stata la prima gara con questa tipologia di auto, che è più potente e più impegnativa nella guida: nelle due manche di gara sono partito a occhi chiusi – rivela, commentando il podio agguantato – Ci siamo mantenuti neutri sull’assetto, senza accorgimenti nel telaio. Mi devo sicuramente adeguare io a questa nuova macchina“.
“L’auto mi è stata concessa da uno dei piloti Aspas, che ringrazio per la fiducia, insieme al presidente della scuderia Manlio Munafò – aggiunge Centamore – Grazie all’officina di Antonello Patané per la regolazione dell’auto e al presidente dell’Augusta Racing, Sebastiano Giardina (nella foto di copertina, ndr), che ha fatto di tutto per aiutarmi a gestire questa macchina in pista. E, come sempre, un ringraziamento alla mia famiglia, che mi ha accompagnato anche in quest’avventura“.