Autorità di sistema portuale, la scelta di Augusta torna in bilico
AUGUSTA – Ancora una nuova, sofferta “tappa romana” per il definitivo riconoscimento di Augusta come sede dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia orientale, che comprende anche il porto di Catania.
Giovedì 31 marzo nella capitale, in occasione della Conferenza Stato-Regioni avente ad oggetto la riforma Delrio sul riordino della portualità italiana, il sindaco di Catania Enzo Bianco avrebbe tentato, in extremis, di ottenere l’assegnazione temporanea della governance dell’intera struttura, facendo leva sull’asserita “superiorità” delle infrastrutture catanesi e sull’attuale inadeguatezza di quelle augustane.
L’obiettivo sarebbe stato quello di “aggirare” temporaneamente il recente provvedimento di riordino dei porti adottato dal governo Renzi, trasferendo a Catania la cabina di regia dell’intera struttura, nella speranza di una futura modifica della mappa della autorità portuali.
I presidenti delle Regioni in sede di Conferenza, a cui erano stati invitati i sindaci di alcune città metropolitane tra i quali appunto il primo cittadino catanese, hanno espresso parere favorevole sul decreto che riorganizza le autorità portuali italiane. Ma si è trattato di un parere vincolato, ed è la novità paventata dai cittadini augustani, all’approvazione di una moratoria di 36 mesi introdotta con un emendamento.
A seguito di tale modifica, in particolare, il presidente della Regione Crocetta, che si era già espresso a difesa del porto catanese, potrà presentare una semplice istanza motivata al premier Renzi e ottenere così la sospensione degli effetti dell’accorpamento, lasciando allo scalo etneo piena autonomia per altri tre anni. E, allora, con i futuri assetti politici, potrebbe tornare in bilico la stessa scelta della sede dell’Autorità di sistema portuale.
La tesi troverebbe sostegno nella dichiarazione resa al quotidiano La Sicilia da parte del sindaco Bianco: “Delrio ha risposto che la sede dell’Autorità portuale può essere tranquillamente scelta dal presidente della Regione con decisione motivata. Si possono trovare soluzioni diverse, come un’Autorità portuale unica con due sedi. Non vogliamo danneggiare Augusta, ma fare squadra insieme“.
Insomma, tutto di nuovo in discussione.