Autorità portuale di Augusta: verso un secondo incarico semestrale a Donato?
AUGUSTA – Fra qualche giorno, lunedì 14 novembre, scadranno i sei mesi di regime commissariale dell’Autorità portuale di Augusta gestiti dal capitano di vascello Antonio Donato, rimasto al comando anche della Capitaneria di porto.
Tale organo, secondo la riforma di riduzione delle autorità portuali voluta dal Governo, dovrebbe avere giurisdizione sul porto di Catania nell’ambito della prossima “Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia orientale”, ancora solo sulla carta. In diverse occasioni abbiamo paventato il rischio di “scippo” della sede dell’Autorità ai danni di Augusta, nonostante un riconoscimento affatto discrezionale, bensì dovuto, per la classificazione da parte dell’Unione europea dello scalo portuale megarese come “core”. A ciò si aggiunge l’informazione secondo cui l’Autorità portuale di Catania sarebbe in passivo, mentre quella di Augusta in attivo, con circa 200 milioni di euro complessivi, tra finanziamento statale, cofinanziamento europeo e risorse proprie.
La nomina di Augusta ha scatenato la reazione del presidente della Regione, Rosario Crocetta, il quale ha richiesto al governo Renzi di prolungare la vita dell’Autorità portuale di Catania attraverso una moratoria di tre anni, prerogativa concessa ai governatori delle regioni. Al contempo, il sindaco della città etnea Enzo Bianco, parte in causa, si è recentemente recato ad Augusta per un incontro con il primo cittadino Cettina Di Pietro, di cui però non si conoscono i dettagli.
Si rimane quindi nell’attesa di dare effettività alla nuova Autorità portuale, organo di sistema, con un management più snello come da riforma, mentre non ci sono notizie riguardo alle nomine del presidente e del comitato portuale. Tale scenario suggerirebbe l’epilogo di un secondo incarico semestrale affidato dal ministro Delrio allo stesso Donato.
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