Politica

Bollette dell’acqua, levata di scudi di tre consiglieri dell’opposizione

AUGUSTA – Gli utenti augustani del servizio idrico stanno ricevendo le bollette relative all’anno 2015 e al secondo semestre del 2014, in alcuni casi lamentando a mezzo social network, in altri casi segnalando direttamente agli uffici comunali preposti presunti errori o anomalie. Nella giornata odierna si levano le voci di tre consiglieri comunali dell’opposizione, con due distinti interventi.

Giuseppe Di Mare consigliere comunale della lista CambiAugustaIl consigliere comunale del movimento civico “Cambiaugusta” Giuseppe Di Mare afferma: “Appare evidente che sulle bollette del servizio idrico che stanno arrivando ai cittadini l’unica esigenza dell’Amministrazione è stata quella di incassare le somme senza fare alcun altro ragionamento“.

Prosegue: “Non si capiscono tante cose alcune di buon senso altre legate a scelte “strane” da parte di chi ha compiuto le decisioni per arrivare a queste fatturazioni“.  E spiega: “Buon senso avrebbe voluto di evitare di generare tale confusione nei cittadini, che a distanza di un anno e mezzo si ritrovano ora a prendere d’assalto gli uffici comunali per anomalie e bollette con errori, fatte con il “presunto del presunto”, dato che l’ultima lettura “presunta” Sai 8 risale al maggio 2014“.

Di Mare aggiunge: “Poi permangono degli interrogativi, da ascriversi alla voce scelte “strane”: in merito a chi ha curato la notifica delle bollette, come e con quale delibera e/o atto è stato affidato il servizio di postalizzazione e a che prezzo, come mai entro il 31 dicembre 2015 non sono state fatte fare alla Società che ha vinto la procedura per tale servizio le letture per evitare tutta questa confusione, come mai il Comune di recente ha acquistato da una terza Società un software che dovrà essere fornito da chi ha avuto già tale incarico, i cittadini che pagheranno somme maggiori al dovuto riceveranno il rimborso o avranno tale somma disponibile a credito“.

Il consigliere comunale ritiene vi sia una “palese violazione dei dettami contenuti sia nella “Carta dei servizi idrici comunali” in materia di correttezza della fatturazione dei consumi, e del “regolamento per il servizio di distribuzione dell’acqua potabile” all’articolo 21 “criteri di fatturazione dei consumi” e dell’articolo 26 “pagamento dei consumi delle utenze”.

Evidenziando la necessità di un servizio di riscossione professionalizzato, conclude: “Continua a manifestarsi nelle scelte e nell’operato dell’Amministrazione una certa superficialità e confusione, non passa giorno che su ogni vicenda non si genera confusione; mi auguro che il buon senso prevalga su tutto e che con l’ausilio di chi conosce il funzionamento di queste cose si ponga rimedio agli inconvenienti creati; sulla vicenda protocollerò nei prossimi giorni una interrogazione consiliare“.

biagio-tribulato-angelo-pasqua-consiglieri-comunali-attivamente-augustaPoi rincarano la dose i due consiglieri comunali Angelo Pasqua e Biagio Tribulato, dell’associazione “Attiva-mente”, che esordiscono: “Molti nostri concittadini sono infuriati per quello che ritengono una vera e propria ingiustizia: le bollette recapitate in questi giorni, che definire pazze appare quasi un eufemismo, hanno un importo che il più delle volte appare ingiustificato“.

Dicono la loro: “Le bollette sembrano essere state stampate tutte secondo lo stesso modello, un metodo sbagliato che calcola un forfait per ogni componente del nucleo familiare, non tenendo conto che molte volte si tratta di case nel centro storico e disabitate“.

I due consiglieri rilevano che le bollette sono relative a un consumo presunto e, come ricordato anche da Di Mare, che “i curatori del fallimento della Sai 8 hanno emesso l’ultima fattura di conguaglio il 25 maggio 2014, cioè 6 giorni prima che la gestione passasse al Comune“.

Secondo Pasqua e Tribulato, sarebbe bastato che “nel mese di novembre 2015, prima di emettere fatture cervellotiche, il Comune avesse invitato i cittadini a dare l’ultima lettura, dal momento che non ha saputo né ha voluto farlo con i suoi mezzi, il conteggio esatto dei metri cubi di acqua sarebbe stato un semplice calcolo per differenza“. Inoltre, aggiungono: “Appare ancora più paradossale che vengano inviati importi relativi all’anno 2014 quando non è più possibile compararli con le relative autoletture“.

I due consiglieri di “Attiva-mente” sostengono che con questa misura si sarebbero potute evitare le file di utenti preoccupati agli sportelli comunali, con almeno quattro ore di attesa nei giorni scorsi.

Interrogano: “Vorremmo sapere se l’acqua la pagano sempre i soliti noti, cioè i residente nell’Isola e in Borgata, mentre altre zone tipo Agnone, Castelluccio restano off-limits: chi controlla i contatori dei residenti in queste zone? Sappiamo che sono arrivate bollette in garage con consumo idrico zero…“.

Infine l’affondo politico alla maggioranza pentastellata: “Appaiono lontanissimi i tempi della campagna elettorale, i tempi in cui il Movimento 5 stelle affermava che l’acqua è un bene pubblico primario senza finalità di lucro e la gestione doveva essere partecipata dei cittadini; ma dove sono ad esempio le indicazioni in bolletta delle caratteristiche fisico-chimiche? Oggi dopo sei mesi dalle elezioni, al primo vero problema, l’Amministrazione è andata sott’acqua, non abbiamo visto niente di tutto ciò, abbiamo solo subito gravissimi disagi che non possono essere certo risolti in un breve tempo“.

Pasqua e Tribulato concludono: “Chiediamo, dunque, all’Amministrazione di rivedere le modalità di gestione del servizio e soprattutto dell’emanazione di acconti piuttosto che ritrarre la situazione reale dei consumi delle famiglie augustane“.


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