Cultura

Breve storia di Augusta: nascita ed evoluzione delle scuole cittadine

AUGUSTA – Nell’ambito di una più ampia iniziativa editoriale promossa da La Gazzetta Augustana.it di divulgazione e promozione della storia di Augusta, abbiamo previsto una rubrica settimanale tematica nel nostro web magazine di approfondimento “Cultura”. Ha per titolo “Breve Storia di Augusta” ed è curata da Filippo Salvatore Lentini, detto Salvo, già ufficiale della Marina Militare, che da appassionato alle vicende storiche e alle tradizioni augustane, facendo ricorso ad un’estesa bibliografia che comprende i numeri del “Notiziario storico di Augusta” e i diversi lavori succedutisi nel tempo di noti studiosi della storia cittadina (che Lentini ci ha chiesto di menzionare in ordine casuale in premessa: Mario Mentesana, Elio Salerno, Tullio Marcon, Ennio Salerno, Vincenzo Cacciaguerra, Ezechiele Salerno, Giorgio Casole, Sebastiano Salomone, Giovanni Vaccaro, Giuseppe Messina, Giovanni Satta, Giuseppe Carrabino, Italo Russo e non solo), ha pubblicato nel 2008 l’apprezzata opera dal titolo “L’Isola delle Palme”. Offrirà ai lettori de La Gazzetta Augustana.it, per la prima volta su una testata, la versione ridotta e adattata al web della sua pubblicazione.

38. Istituti scolastici.

Nel 1877 il Governo nazionale emanò la legge sull’obbligo dell’istruzione scolastica, per combattere l’analfabetismo che era altissimo in tutta l’Italia, ed in maniera particolare nelle regioni meridionali, dove la fame e la lotta per la sopravvivenza erano notevolmente superiori alla voglia del sapere e della cultura, in particolare in quelle famiglie composte da numerosi figli. Figli che per necessità venivano indirizzati ad un qualsiasi lavoro, per contribuire alle necessarie spese della famiglia.

Ad Augusta, come in altri comuni di provincia, se da una parte i ragazzi appartenenti a nuclei famigliari con disagiate condizioni economiche non potevano frequentare le scuole per i motivi già accennati, dall’altra esistevano concrete difficoltà di studiare anche per quei giovani che, pur appartenenti a famiglie più agiate, potevano permettersi il lusso di conseguire titoli di studio. Infatti, nonostante il Comune avesse tratto dei vantaggi dalle leggi eversive, ottenendo di utilizzare come scuole diversi immobili ex ecclesiastici, le difficoltà di studi erano causate dalla mancanza in città di scuole superiori.

  • Scuola tecnica ‘Principe di Napoli’

Finalmente nel 1879 l’Amministrazione Comunale deliberò l’istituzione di una Scuola Tecnica Ginnasiale, la prima in assoluto per la città di Augusta, che fu inaugurata nel 1882 e dopo solo quattro anni la si trasformò in Regia Scuola Tecnica. La nascente scuola ebbe sede presso l’ex convento dei domenicani, in Via 14 Ottobre, ritenuto il luogo più adatto ad ospitare un tale istituto scolastico; a datare dal 1891 la scuola fu intitolata al Principe di Napoli, figlio del re Umberto I, nonché futuro Re d’Italia col nome di Vittorio Emanuele III.

Scuola Tecnica, classe anno 1927

Il personaggio più rappresentativo di questa nuova scuola fu l’augustano Andrea Saluta, insegnante di matematica che per lunghi anni diresse con professionalità ed entusiasmo l’istituto scolastico. Fra alti e bassi e ricoprendo il ruolo di unico polo culturale nell’Augusta di quei tempi, la Regia Scuola Tecnica esistette fino al 30 Settembre del 1923 quando, in conseguenza della prima riforma scolastica statale, fu soppressa e trasformata in scuola complementare.

Fu così che nacque la Scuola Tecnica di Avviamento Commerciale che, sempre intitolata al Principe di Napoli, anche se questi nel frattempo era diventato re d’Italia, esistette fino al 1965. Trasferitesi nel frattempo in altri locali, siti in Via Xifonia proprio difronte al vecchio Convento dei Carmelitani, la Scuola Tecnica Commerciale, ovvero l’istituto scolastico che localmente era chiamato “l’Avviamentu”, fu equiparata ad una scuola media inferiore, alla pari della già esistente scuola statale ‘Orso Mario Corbino’ presente in Piazza d’Astorga.

Infine, dopo essere stata alloggiata dal 1963 al 1968 nell’immobile di Via Xifonia, la scuola media ‘Principe di Napoli’ ha sede nella cittadella degli studi, sorta in quegli anni a Terravecchia, nel quartiere Paradiso. In sintesi, l’attuale Scuola Media Statale ‘Principe di Napoli’ trae le sue origini da quella tanto attesa Regia Scuola Tecnica, nata un’ottantina di anni prima nell’ex convento di San Domenico.

  • Prime scuole cittadine

Scuola Ginnasio, classe anno 1939

Superati i tempi in cui andare a scuola era una vera e propria disavventura, con tanti ragazzi impediti di frequentare persino la scuola di prima istruzione, un numero sempre crescente di bambini e di ragazzi cominciò a riempire le varie aule dei plessi scolastici, elementari e medie, sorti nel frattempo in città. Questa maggiore frequenza scolastica iniziò a manifestarsi sin dagli anni trenta in poi ed interessò un numero sempre crescente di scolari, soprattutto subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Inizialmente le scuole erano poche, con classi composte da tanti alunni che mediamente raggiungevano una cinquantina di unità, ovvero quasi il doppio del numero che, negli anni sessanta, comporrà le varie classi.

In quei tempi i pochi plessi scolastici alloggiavano in prevalenza nei seguenti luoghi ex ecclesiastici adattati già da tempo a tale scopo: l’ex eremo di San Biagio in via Roma, noto come San Brasi, l’ex convento di San Domenico in via XIV Ottobre, il Regio Ginnasio in Piazza d’Astorga e la Scuola Elementare dei Cappuccini.

Convento domenicano, cortile interno – anni ’60

A differenza dell’ex eremo di San Biagio, dove gli spazi interni erano abbastanza limitati ed angusti, le mura dell’ex convento domenicano di Via 14 Ottobre contenevano un vasto spiazzo sterrato che, nonostante la polvere e i tanti sassi sparsi dovunque, era impropriamente chiamato “a palestra”. Questo era l’unico posto dove tutti gli alunni delle due Scuole Medie inferiori ‘Orso Mario Corbino’ e ‘Principe di Napoli’ e quelli del Ginnasio, lì alloggiato nel primo piano dell’ala Sud dell’edificio, potessero svolgere l’ora settimanale di Educazione Fisica ovvero “a ginnastica”.

Ristrutturazione Regio Ginnasio anni ’30

Negli anni trenta il vecchio palazzo di Piazza d’Astorga, già sede del sanatorio cittadino, fu ristrutturato per farne un edificio atto ad ospitare il Regio Ginnasio. La nuova costruzione ospitò la scuola ginnasiale fino agli ultimi anni Cinquanta, quando divenne la sede della Scuola Media Statale ‘Orso Mario Corbino’. In questo plesso sono ‘passati’ quasi tutti gli studenti delle diverse generazioni fino a quando, negli ultimi anni del Novecento, anche questa scuola ha dovuto abbandonare quella sede. Pertanto, dopo essere stata per quasi mezzo secolo locata in pieno centro storico, la scuola media ‘Orso Mario Corbino’ attualmente ha sede in un’area del periferico Monte Tauro.

Scuola Media, classe anno 1957

Il plesso delle Scuole Elementari ‘Giovanni Pascoli’, più noto come “a scuola de cappuccini”, è in attività dal 1955 ed ha l’ingresso principale sulla Via Generale La Ferla, estendendosi da Via Principe Umberto a Via X Ottobre. Sorto nell’area dove si trovava il seicentesco convento dei frati cappuccini e la Chiesa di San Francesco d’Assisi, l’istituto scolastico è stato il primo edificio augustano costruito per ospitare delle scuole elementari. L’istituto scolastico si sviluppa su di un piano rialzato e su un primo piano, la sua disposizione costruttiva permette di racchiudere all’interno un vasto cortile, utilizzato come luogo per svolgere le attività di educazione fisica e dove in passato si svolgevano i saggi ginnici di fine anno scolastico. In questo moderno istituto scolastico c’era anche un vasto refettorio, dove veniva distribuito “u manciari” a quei tanti alunni appartenenti alle famiglie meno agiate.

Vigile urbano, incrocio via Umberto e via Colombo, anni ’50

Fra le varie attività didattiche svolte in questo plesso scolastico vi era quella che impegnava gli alunni della quinta elementare, ovvero i prossimi licenziandi, nella funzione di ‘moviere’, ossia una sorta di Vigile Urbano. Infatti, l’esercitazione consisteva nel dirigere il traffico veicolare cittadino, come se fossero dei veri vigili urbani, che comunque erano presenti sul posto, seguendo con attenzione l’operato dei movieri e, nello stesso tempo, suggerivano agli scolari come dovevano comportarsi in quelle circostanze. Con addosso una divisa composta da calzoncini con calzettoni, maglietta blu scura, berretto e lunghi guanti bianchi, un gruppo di ragazzi svolgeva il proprio turno dimostrativo situato in mezzo al crocevia tra la Via Principe Umberto e la Via Generale La Ferla, proprio davanti la stessa scuola, un altro gruppo piazzato nel crocevia formato sempre dalla Via Principe Umberto con la Via Roma nella zona conosciuta come “a Monaca”, ed un altro ancora operava nel crocevia che Via Principe Umberto forma con la Via Cristoforo Colombo all’altezza della “Villa”.

  • Scuole di periferia

Altre importanti sedi di scuole elementari si trovavano nella zona Paradiso in Via Dessiè, sorta negli anni cinquanta e chiusa negli ultimi tempi, e tre nella sempre più crescente Borgata: una all’inizio del Lungomare Rossini, una in Via Carso e un’altra nell’allora ‘isolata’ Via Trapani (oggi Via Luigi Pirandello), di fronte alla stazione ferroviaria.

  • Nascita scuole superiori

Cittadella degli studi, anno 2018

Nel 1945, grazie al Liceo Classico Gargallo di Siracusa che permise l’apertura di una sezione staccata, ad Augusta si aprì anche una scuola liceale divenuta autonoma nel 1953 con la denominazione di Liceo Megara. Alloggiato per oltre un decennio nell’ala Sud dell’ex Convento di San Domenico, dove nell’ambito dello stesso liceo fu avviata anche la sezione scientifica, nel 1967 il Liceo Megara fu trasferito nella nuova cittadella degli studi costruita nel rione ‘Paradiso’.

In quegli stessi anni il liceo scientifico ottenne l’autonomia dal classico e nel 1975 lo si intitolò all’augustano Andrea Saluta, eccelso insegnante di matematica. Qualche tempo più tardi, in seguito alla ristrutturazione dei locali della cittadella, le due scuole liceali dovettero cambiare sede e furono alloggiate in una costruzione privata situata nella vicina Via Adua. Nel 2004 i due licei si riunificarono nell’unico istituto superiore ‘Liceo Megara’, mantenendo comunque i due specifici indirizzi scolastici. Dopo un lungo periodo trascorso in questa provvisoria sede, negli ultimi tempi la scuola è ritornata nei locali della cittadella degli studi.

Istituto d’istruzione superiore “Arangio Ruiz”, anno 2015

All’anno 1962 risale la nascita dell’Istituto Tecnico Industriale, anch’esso sorto quale sezione staccata di un’altra scuola: l’Archimede di Catania. A metà degli anni sessanta, dopo essere diventato autonomo, l’istituto scolastico ebbe la sua sede nei locali dell’ex convento di San Domenico, gli stessi che erano stati del liceo, e per motivi logistici disponeva anche di una propria succursale dislocata in uno stabile di Via Garibaldi, nei pressi di Piazza Carmine. Negli anni a venire la scuola tecnica, intitolata ad Arangio Ruiz, trovò la sua stabile collocazione negli ambienti della struttura sorta nella parte finale della Via Catania, nella zona della Borgata, in un’area ricavata dalle vecchie saline comunali.

  • Nuovi plessi scolastici

In tempi più recenti, con edifici non più di accomodo ma costruiti proprio per fini scolastici, ad Augusta sono sorte delle nuove scuole, che tanto sostegno riescono a dare ai moltissimi giovani studenti che, sempre in numero consistente, le frequentano. Fra queste annotiamo la Scuola Statale intitolata a Domenico Costa, sottotenente caduto da eroe sul Monte Pasubio nel 1916, durante la Grande Guerra; egli fu anche insegnante delle Scuole Elementari, quando queste si trovavano nel plesso dell’ex Convento di San Domenico.

Come la “Domenico Costa” anche la Scuola Statale ‘Salvatore Todaro’, si trova nella parte ‘nuova’ della Borgata. Inaugurata nel 1978 è dedicata ad un Ufficiale della Regia Marina, caduto durante la seconda guerra mondiale. Il Comandante Todaro, nonostante fosse nativo di Messina, seppe integrarsi con molto animo nella comunità locale dimostrando di nutrire un grande amore per la città megarese, tanto da meritarsi di essere annoverato fra gli augustani puri.

  • Scuole professionali

La nascita del polo industriale, con la presenza dei tanti impianti delle diverse aziende petrolchimiche, fu anche il motivo dell’istituzione di un centro d’addestramento professionale e di una specifica scuola, luoghi di studi che indirizzavano gli allievi direttamente nel mondo del lavoro: il C.I.A.P.I., situato nei pressi della stessa zona industriale, e la ‘Scuola Regionale per Chimici’, alloggiata in un edificio del centro urbano.

La nascita di questa scuola per chimici risale al 1960 e vi si accedeva subito dopo aver conseguito la licenza delle scuole elementari; al termine del corso di studi, gli allievi erano direttamente indirizzati al lavoro professionale presso gli stabilimenti industriali. La scuola, chiamata in maniera semplice “a Chimica” e che è esistita fino al 1969, aveva la sede nell’ala nuova del vecchio convento dei padri cappuccini, in Via della Rotonda.

  • Scuole private

Negli anni susseguenti all’ultimo dopoguerra, in concomitanza delle scuole statali, esistevano degli istituti religiosi che, con il numero degli scolari sempre in continua crescita, permettevano di smaltire l’alta quantità dei bambini che dovevano frequentare le scuole elementari in quei carenti e vecchi plessi scolastici esistenti in città. Inoltre, sempre per i motivi già accennati, questi luoghi fungevano anche da asili infantili per indirizzare i bambini anche nel loro primo approccio col mondo della scuola.

Tali istituti religiosi erano quello delle Suore Orsoline, situato “a Cruci tri cannuni” all’inizio della Via 10 Ottobre in un edificio costruito nel secondo dopoguerra, quello delle Suore di Sant’Anna presente sin dagli anni trenta “a Razia” in Via Orfanotrofio nell’antico convento dei ‘frati zoccolanti’ e quello delle Suore Francescane, sorto all’inizio degli anni cinquanta ed avente la sede in Via Xifonia nella zona di “San Franciscu”.

Per quanto riguardava l’iniziazione dei bambini alla carta e alla penna, oltre agli istituti religiosi vi erano delle insegnanti, o professatesi tali, che impartivano le prime lezioni ai giovanissimi scolari utilizzando spesso le loro stesse abitazioni, fungenti da veri e propri asili, per inventarsi un proprio lavoro ed arrotondare gli scarsi redditi famigliari. In questi luoghi, localmente conosciuti come “a mastra”, quelle che si facevano chiamare ‘maestre o signorine’, oltre ad impartire lezioni di doposcuola e di primi approcci scolastici ai più piccoli, fungevano anche da vere e proprie istitutrici educative, dando soprattutto lezioni di buon comportamento morale e civile ai bambini.

  • Colonie estive

Alla chiusura delle scuole molti ragazzi trascorrevano una lunga vacanza presso le Colonie Estive impiantate in luoghi cittadini adattati a tal scopo. Negli anni trenta, all’interno della “Villa”, vi erano delle costruzioni atte ad ospitare diversi ragazzi per questo lungo periodo di caldo, mentre la zona di Terravecchia era il luogo principale dove impiantare le colonie marine. Una di queste strutture si trovava nella parte estrema di Levante, nelle adiacenze di ‘Punta Calcarella’ nella zona “do Pararisu”, ed un’altra nel versante opposto, ovvero nella zona dei “Cannizzoli” dove c’era la Colonia Estiva ‘Santa Lucia’.

L’usanza della colonia estiva era una istituzione abbastanza in voga e ben organizzata, almeno fino agli anni Sessanta, soprattutto per la refezione dei tantissimi e giovanissimi ospiti stagionali; la scelta privilegiava i bambini appartenenti a famiglie di condizione sociale non agiata e molto bisognose. In questi luoghi i bambini potevano, finalmente, dormire da soli in un proprio letto, disporre di una nuova biancheria e di un personale abbigliamento, ma potevano soprattutto avere assicurati i normali pasti giornalieri!

Le giornate nelle ‘colonie estive’, sempre con la costante presenza di istruttori ed insegnanti, trascorrevano tra giochi collettivi, bagni e tuffi nello splendido mare che attorniava la città, semplici lezioni di etica e qualche ora di studio e di elementari insegnamenti religiosi, anche per preparare i bambini per prendere la Prima Comunione e fare la Cresima.

Salvo Lentini


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