Cultura

Breve storia di Augusta: via Garsia, viale Veneto, via Xifonia, via Alabo, via La Ferla, via Limpetra, via della Rotonda, vie Marina Levante e Ponente

AUGUSTA – Nell’ambito di una più ampia iniziativa editoriale promossa da La Gazzetta Augustana.it di divulgazione e promozione della storia di Augusta, abbiamo previsto una rubrica settimanale tematica nel nostro web magazine di approfondimento “Cultura”. Ha per titolo “Breve Storia di Augusta” ed è curata da Filippo Salvatore Lentini, detto Salvo, già ufficiale della Marina Militare, che da appassionato alle vicende storiche e alle tradizioni augustane, facendo ricorso ad un’estesa bibliografia che comprende i numeri del “Notiziario storico di Augusta” e i diversi lavori succedutisi nel tempo di noti studiosi della storia cittadina (che Lentini ci ha chiesto di menzionare in ordine casuale in premessa: Mario Mentesana, Elio Salerno, Tullio Marcon, Ennio Salerno, Vincenzo Vinciguerra, Ezechiele Salerno, Giorgio Casole, Sebastiano Salomone, Giovanni Vaccaro, Giuseppe Messina, Giovanni Satta, Giuseppe Carrabino, Italo Russo e non solo), ha pubblicato nel 2008 l’apprezzata opera dal titolo “L’Isola delle Palme”. Offrirà ai lettori de La Gazzetta Augustana.it, per la prima volta su una testata, la versione ridotta e adattata al web della sua pubblicazione.

22. Toponomastica (III).

  • Via Domenico Garsia

La Via Domenico Garsia, che inizia dall’incrocio con la Via Amerigo Vespucci e termina in prossimità della Piazza San Domenico, è stata così denominata alla fine del Novecento ed ha unificato le due vie che, in precedenza, costituivano la vecchia strada. Infatti, prima di allora, il tratto a Nord era denominato Via Pancaldi e quello a Sud era chiamato Via Colonnello. Questa strada aveva due denominazioni in quanto era divisa in due da un muro di recinzione di un’area privata che, di proprietà della stessa famiglia Garsia, è stata concessa al comune per favorirne la viabilità.

  • Viale Vittorio Veneto
Viale Vittorio Veneto, anni '20

Viale Vittorio Veneto, anni ’20

L’attuale Viale Vittorio Veneto, ovvero la strada che costeggia la zona dell’Arsenale Militare passando sotto il ‘Circolo Esso’, in origine era noto come ‘Strada Porta Madonna’, perché dalla “Porta Matri i Diu” arrivava fino alla zona portuale della vecchia darsena. Dal 1912 questa strada si chiamò Viale Stefano Morino, in onore dell’ex Comandante della Base Navale, meritevole di aver apportato grandi benefici alla città di Augusta. Infine, a datare dal 1938, la strada prese il suo attuale nome e, nonostante sia una delle principali vie di collegamento urbano, per tantissime persone il suo nome è quasi del tutto sconosciuto.

  • Via Xifonia
Via Xifonia all'incrocio con Via Roma, anni '40

Via Xifonia all’incrocio con Via Roma, anni ’40

Il nome dato alla Via Xifonia vuole essere un ‘contentino’ per quei pochi storici che sostenevano l’esistenza, sullo ‘Scoglio’ dove è collocata la città di Augusta, di un modesto villaggio chiamato Xifonia, creato dagli esuli della distrutta città di Megara Hyblaea. La Via Xifonia, che dall’altezza della parte estrema di Levante dei Giardini Pubblici scorre verso Sud fino all’incrocio con la Via Alabo, in precedenza si chiamava ‘Strada di San Francesco’; denominazione derivante dalla presenza nella via della chiesa dedicata a San Francesco di Paola. Fu con la generale revisione toponomastica del 1869 che la strada prese il suo attuale nome di Via Xifonia.

  • Via Alabo
Via Alabo all'incrocio con Via Xifonia, anni '20

Via Alabo all’incrocio con Via Xifonia, anni ’20

Fino alla metà dell’Ottocento, per la presenza della ‘Ricetta’ dei Cavalieri di Malta, una strada cittadina era conosciuta come la ‘Crociera dei Forni di Malta’, strutture esistenti nella sua estremità di Levante. Si tratta della Via Alabo, che aveva preso la sua denominazione dall’antico fiume Alabon, nome con il quale era conosciuto l’attuale torrente Cantera, esistente nella sponda Ovest dell’insenatura megarese. La Via Alabo, nata in conseguenza dell’eliminazione del vasto giardino della ‘silva’ presente all’interno dell’ex Convento dei Frati Cappuccini di Via Principe Umberto, assunse tale nome nell’aggiornamento toponomastico avvenuto nel 1869.  Questa arteria stradale si estende da Ponente fino alla parte Est della città e precisamente dalla Via 10 Ottobre 1911 fino ad incrociare la parte finale della Via Xifonia.

  • Via Generale La Ferla

In passato, Via Generale La Ferla, era nota come ‘Crociera dei Cappuccini’, per la presenza del seicentesco convento dei frati cappuccini di Via Principe Umberto.

Nel 1869, in seguito al rinnovamento toponomastico cittadino, la strada fu chiamata ‘Via Marcello’, nome sostituito nel 1938 con quello ancora attuale e dedicato all’augustano Salvatore La Ferla, Generale della Guardia di Finanza.

  • Via Limpetra

Via Limpetra, denominata nel 1869, in precedenza era stata chiamata prima quale ‘Crociera di Sant’Andrea’ e successivamente come ‘Via San Sebastiano’; nomi derivanti dalle due suddette chiese esistenti in quella strada: Sant’Andrea, all’incrocio con la Via Principe Umberto, e San Sebastiano, nel crocevia della Via Megara.

Il nome di Limpetra dato alla strada, mettendo in evidenza una probabile errata trascrizione, prese lo spunto dall’antica esistenza della Colimbetra, il lago artificiale costruito nella sorgente del fiume Alabon. La Colimbetra, la più antica opera di ingegneria idraulica della Sicilia, aveva  lo scopo di proteggere, dalle eventuali furie delle acque, il territorio della vicina colonia greca di Megara Hyblaea.

  • Via della Rotonda

La presenza della cinta bastionata, costruita dagli aragonesi nel tredicesimo secolo, dava il nome di Crociera del Muro di Terravecchia alla strada che costeggiava la stessa antica muraglia. Dopo la generale revisione toponomastica urbana del 1869, tale strada fu individuata in tre distinti tratti viari, aventi ognuno una propria denominazione. Così, procedendo nella direzione Est-Ovest, la strada prese il nome di Via Macello, in quanto vi era ubicato il mattatoio comunale, di Via della Rotonda e dei Bambinelli, per quella chiesa lì esistente, e nel suo lato estremo di ponente di Via Bastione, quale riferimento al vecchio bastione già esistente nel rione dei “Cannizzoli”. Qualche tempo dopo, con una delibera del Consiglio Comunale datata Novembre 1896, questi tre tratti di strada furono conglobati nell’unica, ed ancora esistente, Via della Rotonda. È cosa evidente che tale nome è stato suggerito dal modo come è localmente conosciuta, per la sua forma geometrica, la Chiesa della Madonna del Soccorso, esistente proprio sulle rovine dell’antica fortificazione duecentesca.

  • Via Marina Levante e Via Marina Ponente
Via Marina di Ponente, la zona della 'Scinnuta da Cruci', inizio Novecento.

Via Marina di Ponente, la zona della ‘Scinnuta da Cruci’, inizio Novecento.

Nei due versanti cittadini di Est e di Ovest scorrono due strade che, sviluppandosi da Nord verso Sud in maniera quasi parallela fra loro, sono giustamente indicate come Via Marina di Levante e Via Marina di Ponente. La Via Marina di Levante, che si estende da Piazza delle Grazie fino a congiungersi con la Via Xifonia all’altezza del Convento di San Francesco di Paola, in precedenza era conosciuta come Strada della Marina di Levante ed anche come ‘Zona delle case sparse’. Mentre la Via Marina di Ponente, alle sue origini, era collocata nella attuale Via 10 Ottobre ed era conosciuta come ‘Strada della Marina di Ponente e del Porto Commerciale’. Nel 1912, per ricordare un avvenimento storico locale, la strada prese l’attuale denominazione di Via 10 Ottobre 1911 ed il nome di Via Marina di Ponente fu ‘spostato’ alla strada sottostante, molto più vicina alla sponda del porto. L’attuale Via Marina di Ponente inizia dalla discesa della ‘Cruci tri cannuni’ e termina nella zona cittadina nota come “i Cannizzoli”, nelle adiacenze della nuova darsena.

Salvo Lentini



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