Calcio a 5, Maritime Augusta: vittoria di misura sul Came Dosson e tentativo di fuga
AUGUSTA – Il Maritime Augusta accelera. I biancoblù bagnano il debutto del neo coach Tiago Polido con una vittoria pesante contro un mai domo Came Dosson (5-4). Il successo di ieri al Palajonio, il sesto su sette gare giocate, amplifica il primato di capitan Fortino e compagni: il vantaggio sale a +5 sulla coppia inseguitrice Pesaro-Napoli (14 punti), anche in virtù del rinvio di Acqua&Sapone-Rieti (entrambe ferme a 13 punti). La vittoria sui trevigiani è firmata dalla doppietta di Crema e dalle reti di Zanchetta, Simi e Mancuso.
Passando alla cronaca del match. La sfida con i veneti ha vissuto tre diverse fasi. Il vantaggio sprint del Came Dosson (0-1) ha accelerato i ritmi della gara, con le due squadre che hanno affondato subito i colpi; Schiochet da un lato e Spampinato dall’altro, hanno costretto i portieri avversari a due difficili interventi. Il pareggio di Simi (1-1) fa da spartiacque alla gara e dà il la al ribaltone del Maritime, che prima dell’intervallo raddoppia con Zanchetta (complice una deviazione di Belsito) e triplica con Crema (3-1).
L’avvio di ripresa è tutto di marca locale. Mancuso manda in visibilio il Palajonio con un destro all’incrocio (4-1), Crema completa l’opera con un destro di precisione chirurgica (5-1). C’è aria di goleada ed invece il Came Dosson conferma di essere squadra quadrata e ben organizzata. Coach Rocha gioca tutta la restante parte di ripresa schierando il portiere di movimento, tattica che alla lunga produce i risultati attesi. Il lunghissimo possesso palla, frutta le reti di Grippi, Sviercoski e l’autogol di Crema (5-4) che, sommate ad alcune occasioni non concretate dal Maritime (due con Mancuso), riaprono la gara. Negli ultimi due minuti i padroni di casa sfiorano il 6-4 ancora con Mancuso; sull’altro fronte De Matos cerca il pari da posizione angolata, ma il risultato non cambia più.
Il Maritime Augusta, alla prima stagione in A, centra la sesta vittoria su sette gare giocate, sale a quota 19 e, dopo lo strappo con la vittoria a Latina (4-3), lancia la prima vera fuga.