AUGUSTA – La storica società calcistica del Megara è impegnata in una stagione di Prima Categoria con obiettivi ambiziosi, come conferma l’attuale classifica. La più recente e in ascesa società neroverde dello Sporting milita invece in Seconda Categoria e proprio lo scorso weekend ha conquistato la testa del girone.
Mentre gli aspetti sportivi e tecnici lasciano presagire importanti traguardi, il grande problema è l’impossibilità di condividere le rispettive cavalcate con i propri tifosi, con la propria Città. Infatti Megara e Sporting hanno finora giocato al campo del Megarello ma rigorosamente a porte chiuse.
Abbiamo interpellato i due presidenti, Roy Ferreri e Massimo Casertano, per capirne i motivi e rendere pubbliche le loro proposte.
I due presidenti spiegano che il Megarello è, dai tempi della chiusura del campo Fontana, l’unica struttura che consenta di praticare il calcio ad Augusta. In tema di sicurezza di un impianto sportivo bisogna considerare due aspetti: la gestione della sicurezza degli addetti ai lavori e la messa a norma dell’impianto, ovvero la sicurezza e salubrità dell’ambiente di lavoro.
Grazie alla dedizione di un gestore privato, il Megarello offre un campo regolamentare e di buona qualità ma l’impianto intorno al campo non risulta omologato ad accogliere il pubblico, a detta dei due presidenti, a causa di problematiche di carattere burocratico. Ne consegue che, dato che le responsabilità sulla sicurezza degli eventi calcistici non sono in capo alla Federazione ma alle singole società sportive, l’unica soluzione possibile per Ferreri e Casertano, che hanno già pagato con una denuncia a testa per vicende inerenti, è di giocare a porte chiuse.
Allora le proposte avanzate in più incontri con l’attuale Amministrazione si riducono a due: velocizzare l’iter burocratico per consentire all’attuale gestore privato del Megarello di mettere a norma l’impianto oppure offrire al calcio augustano un campo comunale. Mentre sulla prima proposta le due società attendono risposte concrete, in merito alla seconda l’Amministrazione si sarebbe impegnata a restituire, previa bonifica, il campo Fontana al calcio per il 2017.
Per quanto riguarda il Megara, il presidente Ferreri afferma: “Il campo Fontana è il teatro della storia del calcio augustano e sarei felicissimo di vedere tornare lì le bandiere neroverdi, ma devo pensare al presente; mentre in altri territori vicini ad Augusta sono stati realizzati addirittura stadi, e il campo comunale di Priolo è stato già bonificato e riaperto un paio di anni fa, la nostra Città sarebbe l’unica realtà a non offrire ai propri giovani neanche un’area per questo sport dalla funzione sociale“.
Ferreri prova a indicare una soluzione intermedia: “Il Comune potrebbe individuare un terreno agricolo in disuso da convertire nel quale realizzare un campo, e attraverso il project financing sarebbero i privati e anche le stesse società di calcio a contribuire per un progetto organico fatto anche di scuola calcio e settore giovanile“.
Anche il presidente dello Sporting, Casertano, illustra la situazione: “Insieme al presidente onorario Angelo Santanello, facciamo fronte a grandi sacrifici economici ma la burocrazia sta amplificando l’evidente problema dell’assenza sia di strutture che di contributi pubblici; siamo da mesi a disposizione del Comune per superare gli ostacoli burocratici della messa a norma del Megarello, auspicando che i giovani calciatori augustani un giorno possano tornare a calcare un campo comunale“.
Nel frattempo, gli appassionati dei colori neroverdi, che non demordono, sono soliti stazionare in una strada di campagna nell’area esterna alla struttura del Megarello, per seguire dal vivo i propri calciatori. Le due società, che non sono a scopo di lucro, vivono di contributi privati e svolgono una importante funzione sociale nei confronti dei giovani che vedono nel calcio il proprio modello di sport, attendono fiduciose che la passione possa vincere sulla burocrazia. Sognando il campo comunale.