Cronaca

Carburante rubato e rivenduto sottocosto, arresti e sequestri ad Augusta [Video]

AUGUSTA – Si è appreso questo venerdì mattina di un’estesa operazione della Polizia di Ragusa, denominata “Free fuel“, finalizzata a colpire una banda specializzata di ricettatori e contrabbandieri di carburante, rubato a società che commercializzano prodotti petroliferi e venduto sottocosto, grazie alla complicità di autisti di autocisterne di una ditta di trasporto, che risulta estranea alla vicenda.

Le attività di indagine svolte dalla Squadra mobile ragusana e coordinate dalla Procura di Ragusa, durate sei mesi, avvalendosi di pedinamenti e intercettazioni, hanno portato all’arresto di 16 persone in diverse province siciliane, 15 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare e una in flagranza, perché individuata nel “punto vendita” abusivo realizzato in questo territorio, e alla denuncia per ricettazione di 65 “clienti” che acquistavano il carburanti in nero.

Tra gli arrestati, risultano i gestori dei due “punti vendita” abusivi, l’officina “Tir Service” e “L’Autolavaggio industriale”, ubicate proprio ad Augusta in contrada Ogliastro. Inoltre, sono state sottoposte a sequestro preventivo le due aziende augustane, migliaia di euro e quasi mille litri di gasolio.

Le Forze dell’ordine stimano che i circa due milioni di litri rubati in due anni avrebbero creato un danno di quasi 3 milioni di euro alle società vittime del furto, costrette a dover alzare i prezzi al pubblico per compensare le perdite.

Secondo gli investigatori, erano diverse le tecniche di furto di carburante, rivenduto a circa un euro al litro. Il furto avveniva dopo che autisti di autocisterne avevano prelevato carburanti dalle raffinerie del Siracusano. Si recavano alla “Tir Service” e a “L’Autolavaggio industriale” e scaricavano 200-400 litri di carburante, il cui ammanco è ritenuto “fisiologico” dai serbatoi dell’autobotte, che dovrebbero essere sigillati, oltre a quelli che potevano scomparire per la tolleranza all’evaporazione ed all’aumento del volume in base alle temperature. Il tutto all’insaputa dei commissionari del carburante e dei titolari delle aziende di trasporto. Il prezzo d’acquisto era compreso tra 70 centesimi e un euro ed era rivenduto con un piccolo ricavo conveniente per tutti, anche per gli acquirenti finali, tra i quali anche insospettabili professionisti di Ragusa e Siracusa. I clienti identificati sono 65 e sono stati denunciati per ricettazione.

Altra tecnica utilizzata, secondo la Polizia di Stato, era quella di avvalersi della complicità di gestori di aree di servizio della Sicilia orientale a cui scaricare carburante in più. Il carburante era quindi pagato a minor prezzo, ma rivenduto a quello ufficiale con ampi guadagni.

Ecco il video dell’operazione “Free fuel”.


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