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Caro bollette, Confindustria Siracusa: alberghi a rischio chiusura. Bramanti: “Spesa quadruplicata”

SIRACUSA – Nuove nubi si addensano sulle imprese turistiche, in Italia come nella provincia di Siracusa. Neppure il tempo della ripresa dal biennio pandemico che il caro bollette connesso alla guerra in Ucraina sta colpendo gli albergatori con costi energetici cresciuti nello stesso periodo di riferimento, secondo un’indagine effettuata tra tutti i soci di Confindustria Siracusa, del 400 per cento in tutte le strutture alberghiere della provincia.

I costi che stanno sostenendo le imprese del turismo – affermano in un comunicato odierno i rappresentanti della sezione Turismo-Eventi di Confindustria Siracusa – stanno azzerando gli utili delle imprese e le prospettive per il prossimo periodo sono tutt’altro che rosee: le spese per tenere aperte le strutture sono superiori ai margini operativi e quindi la soluzione per molti operatori sarà quella di chiudere“.

Lancia l’allarme il presidente della sezione Turismo-Eventi, l’imprenditore augustano Roberto Bramanti (nella foto di repertorio in copertina): “Nonostante il turismo venga riconosciuto come la forza trainante dell’industria del nostro Paese e nonostante si sia assistito in Sicilia e in particolar modo nella provincia di Siracusa, per importanti eventi internazionali svoltisi, al ritorno dei turisti stranieri con una spesa che nel secondo trimestre si è quasi quadruplicata anch’essa. La ripresa del comparto rischia comunque di essere soffocata dalla crescita inarrestabile e insostenibile dei costi energetici“.

La situazione richiede un’assunzione di responsabilità da parte di tutti – aggiunge la vicepresidente Patrizia Candela ora, spetta al Governo intervenire rapidamente. Chiediamo di risolvere con urgenza il problema dei costi energetici per evitare che tante strutture siano costrette a chiudere, con le tragiche conseguenze anche per i lavoratori, così come un altro aspetto importante da affrontare riguarda proprio i  lavoratori: è urgente rivedere la tassazione sul lavoro nel settore turistico che è troppo alta e per tante imprese divenuta insostenibile“.

Auspichiamo – concludono i rappresentanti del comparto di Confindustria Siracusa – la massima attenzione dei nostri parlamentari nazionali e regionali su questo tema per trovare soluzioni all’emergenza che le imprese turistiche stanno affrontando“.


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