Centrosinistra in movimento, tra assemblee pubbliche e incontri di partito


AUGUSTA – A meno di quattro mesi dalle elezioni regionali, nel centrosinistra augustano si muove qualcosa. Il più attivo, nella scorsa settimana, è parso Giambattista Totis, storico dirigente della sinistra, già candidato a sindaco, saldamente nel Pd. In tale alveo politico, seppure con i dichiarati distinguo rispetto al partito guidato da Renzi, si sono mossi anche i “civatiani” di Possibile e il collettivo spontaneo locale di Diem25, che si ispira all’azione dell’ex ministro greco Varoufakis.
Dapprima Totis, a titolo personale come da egli stesso precisato, è stato moderatore di un’assemblea, tenuta lunedì 10 luglio all’auditorium “Liggeri” in un afoso pomeriggio estivo, rivolta alla “cittadinanza attiva”, che ha messo insieme allo stesso tavolo l’ex vicesindaco pentastellato, Giuseppe Schermi, oggi consigliere comunale di Diem25, e i responsabili locali di Possibile, con il coordinatore provinciale Salvatore Baffo e il portavoce cittadino Salvatore Santaera.
L’obiettivo dell’incontro, a cui hanno partecipato anche diversi rappresentanti di associazioni di matrice ambientalista, è la creazione di un nuovo “gruppo di lavoro” che però non deve essere lo “sfogatoio” di turno, come da monito di Totis. Poi Schermi ha chiarito che i promotori auspicano che diventi luogo per lo scambio di idee e competenze “attraverso incontri monotematici su singoli problemi del territorio come l’ospedale, il porto, il piano regolatore”. “Progetti seri e realizzabili“, ha riferito Baffo, marcando la differenza rispetto al passato e al presente: “Negli anni passati si facevano promesse e non si mantenevano, negli ultimi anni si fa una cosa ancora più pesante: si raccolgono le istanze dei cittadini facendo finta che sia partecipazione e invece è populismo”.
“Abbandonare l’autoreferenzialità, l’isolamento, pur restando fedele a ciò in cui si crede. Sostenere il confronto e fare in modo che le idee di ciascuno siano patrimonio di tutti”. Queste le linee guida enunciate dal moderatore Totis, per favorire, con appuntamento a settembre o ottobre, ciò che a suo dire costituirebbe “un percorso virtuoso per far nascere in questa città quello di cui abbiamo bisogno: una classe dirigente”.
Appena il giorno successivo, è stato annunciato per giovedì 13 luglio un incontro tematico sul porto megarese nella sede del Pd di via Megara, rivolto a iscritti e simpatizzanti. A convocarlo Luca Campisi, nel ruolo di portavoce cittadino di “Area dem”, probabile soluzione tampone in attesa che nel Pd locale si faccia chiarezza sul nuovo assetto, a quattro mesi dall’uscita del segretario e consigliere comunale Giancarlo Triberio verso Articolo uno – Mdp.
Ancora Totis protagonista, autore di un’articolata relazione tecnica su criticità e prospettive del porto di Augusta, affiancato dallo stesso Campisi e dal consigliere comunale del Pd Alessandro Tripoli.
Con un comunicato successivo, Campisi e Tripoli rendono noto un quadro di quanto emerso. Campisi, coordinatore dell’incontro, afferma, criticando il mancato apporto di presidenti e componenti anche augustani nel comitato portuale, che “l’era Annunziata, che si sviluppa all’interno della riforma del sistema portuale voluta dal ministro Deliro, lascia finalmente ben sperare; se non altro, perché finalmente le responsabilità patrimoniali e non, in caso di inefficienza nella gestione delle risorse e delle concessioni, saranno facilmente ascrivibili ai responsabili“. In merito alle prospettive enunciate da Totis, riferisce che “fermo restando il consolidamento dei volumi delle merci liquide, il professore Totis ha evidenziato la risorsa rappresentata dalle aree industriali dismesse e dalla rottamazione di gran parte del parco navi delle principali compagnie di trasporto marittimo, che potrebbero trovare nelle caratteristiche del porto augustano ottima sede per tali operazioni“, oltre ad evidenziare che la “ulteriore opportunità, vista la carenza del porto di Catania sul tema, è rappresentata dalla catena del freddo nei trasporti marittimi“.
Sul decreto di Delrio, ministro del governo Pd, che istituirebbe la sede della nuova Autorità di sistema portuale a Catania, ma i cui effetti sono sospesi da un’ordinanza del Cga di Palermo (vedi articolo), gli esponenti Pd si sarebbero definiti “sdegnati“. Tripoli ha specificato: “La decisione di assegnare la gestione del nostro porto a Catania probabilmente è scaturita dal fatto che la Port authority, durante la gestione dei commissariale non ha prodotto buoni risultati. Questo non giustifica un tale scippo, in quanto si sarebbero dovute apportare delle modifiche semplicemente alla guida della stessa, senza colpi di testa con contestuali danni economici e commerciali. Considerato che la legge individua nei porti “core” le sedi delle Port authority, auspico che si metta presto fine a questa ingiustizia e che Augusta, grazie al proprio porto e al glorioso passato, possa ripartire con la spinta giusta, dando lavoro alle centinaia di nostri giovani concittadini che, altrimenti, si troverebbero costretti, nonostante le enormi potenzialità del porto, a lasciare la propria terra“.
Ricordiamo che il Pd augustano vanta un proprio iscritto nel nuovo Comitato di gestione portuale, Gaetano La Ferla, designato dalla Regione due mesi fa, tra polemiche aspre anche interne allo stesso Pd (vedi articolo).