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Cgil Augusta, passati in rassegna disservizi vecchi e nuovi. Alosi: “Allontaniamoci da ambientalisti radicali e industrialisti convinti”

AUGUSTA – Nella sede della Cgil di Augusta, mercoledì scorso, si è tenuta la consueta conferenza di fine anno. Il segretario della locale Camera del lavoro, Lorena Crisci, ha esposto una breve relazione in cui ha dapprima ricordato carenze e disservizi noti del territorio, menzionando la chiusura dell’agenzia Inps, in estate, preceduta negli anni dalla soppressione degli uffici territoriali del Giudice di pace, come dell’Agenzia delle entrate.

Quindi ha riacceso i riflettori sugli 84 dipendenti comunali precari, che “hanno visto rinnovarsi il contratto con cadenza mensile e che vedono la stabilizzazione quasi come un miraggio”. La Crisci ha evidenziato alcune criticità sanitarie, quali le periodiche sospensioni degli interventi chirurgici di elezione nell’ospedale di Augusta, per mancanza di anestesisti, e la chiusura della postazione di Guardia medica nell’Isola, per inagibilità dei locali.

Riguardo all’annoso problema dell’inquinamento ambientale, con particolare riferimento alle emissioni del polo petrolchimico, ha sostenuto che “serve una strategia che consenta di coniugare lavoro con il benessere dei lavoratori e dei cittadini”. “Il 2018 conferma l’incapacità della politica di risolvere la problematica della depurazione delle acque reflue”, ha sentenziato il segretario della Camera del lavoro. Crisci. “L’unica nota positiva: la sede della Port authority che torna finalmente ad Augusta”, ha commentato Crisci in conclusione d’intervento.

Il segretario generale provinciale della Cgil, Roberto Alosi, ha sostenuto che per far ripartire il territorio, che avrebbe anche il più alto tasso di disoccupazione in provincia, bisogna ricostruire dai “fondamentali“. Per far ciò ritiene necessario partire dai temi del risanamento ambientale e della lotta all’inquinamento, definiti “propedeutici a qualunque altra battaglia”.

Abbiamo il dovere – ha chiarito Alosi – di allontanarci da qualsiasi tifoseria: industrialisti convinti da un lato e ambientalisti radicali dall’altro che dicono no a tutto senza proporre un’alternativa”. Considerando che “quest’area è e resterà sempre ad alta vocazione industriale, che ci piaccia o no – ha detto – l’unica strada da intraprendere è quella di aprire una grande strategia di alleanza“.

Dobbiamo essere un elemento aggregatore – ha affermato il segretario provinciale della Cgil – di forze civili del territorio, associazioni, movimenti, ecc… con i quali aprire un dialogo. Solo così possiamo essere in grado dimostrare, anche con strumenti vertenziali, dissenso nei confronti di chi ha il diritto-dovere di amministrare una città”.

Nel corso della conferenza sono intervenuti anche il presidente dell’Auser provinciale, Francesco Di Priolo, il segretario dello Spi Cgil di Augusta, Carmelo Lo Turco. Ha moderato l’incontro Lucia Lombardo, della segretaria provinciale della Cgil.


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