Clamoroso annuncio del Sindaco riapre tema sbarchi, la proposta dei consiglieri di “Attiva mente”
AUGUSTA – Giovedì mattina il sindaco pentastellato Cettina Di Pietro ha annunciato che, nel caso in cui il Governo nazionale, a partire dal 5 agosto, non provveda a ricollocare i migranti minori non accompagnati sbarcati ad Augusta, inizierà allora uno sciopero della fame.
I due consiglieri comunali di opposizione Biagio Tribulato e Angelo Pasqua, dell’associazione “Attiva mente”, si esprimono in data odierna sul fenomeno migratorio che continua a coinvolgere Augusta: “Riteniamo opportuno unirci, con la proposta di un atto da assumere di grande responsabilità da parte dell’organo più rappresentativo della città quale è il Consiglio comunale, ovvero la convocazione di un Consiglio monotematico urgente. Sottolineiamo a nome del gruppo “Attiva mente” la nostra contrarietà al flusso migratorio mal organizzato in questi termini dal Governo: Augusta non è più in grado di gestire in termini igienico-sanitari né tantomeno idonei umanitariamente“.
Rendono nota una proposta rivolta a tutti i consiglieri comunali: “La città non riesce a supportare una tale azione e pertanto inviamo oggi una nota al Presidente del Consiglio comunale, che depositeremo presso la presidenza a disposizione di tutti i consiglieri che la vogliano sottoscrivere, perché riteniamo che in questo momento la linea più opportuna da perseguire sia la convocazione di un Consiglio comunale monotematico“.
L’idea sarebbe quella di far sottoscrivere “un documento comune da parte di tutti i rappresentanti del civico consesso che rappresenti il malessere cagionato da una situazione del genere“, con riferimento al “non rispetto della dignità umana, per non esserci le condizioni tali da poter garantire una adeguata accoglienza“, oltre alla “carenza di strutture idonee e strumenti da parte dell’Amministrazione per fronteggiare anche il problema di responsabilità relativo ai minori non accompagnati“.
I due consiglieri spiegano: “Come avvenne con il “no” di qualche mese fa per la costruzione di un hotspot nel nostro territorio, confidiamo che si possa trovare un’unità di intenti per poter dare mandato all’Amministrazione di dire “stop” a questa situazione che soffoca altresì lo sviluppo economico del nostro territorio e, ribadiamo, impedisce di dare il giusto senso di dignità che merita ciascun essere umano per l’inadeguatezza dei mezzi a disposizione per fronteggiare il problema“.
Segnalano inoltre “il blocco degli uffici, Servizi sociali e Protezione civile in particolare, costretti ad essere distratti dal rendere servizi che quotidianamente dovrebbero essere erogati a tutti i cittadini, perché oberati dal soddisfacimento di pratiche relative agli sbarchi, è un altro inghippo di notevole importanza che va superato e che accresce le problematiche che si riversano sulla nostra città“.
Tribulato e Pasqua, insistendo sulla necessità di un documento istituzionale, concludono: “Su una tematica come questa, dove è palese il malessere della nostra città, il Consiglio comunale ha l’obbligo morale di salvaguardarla, di vigilare sul suo presente e sul suo futuro, pertanto in questa occasione è opportuna la redazione di un documento che il Sindaco, il Prefetto e gli attori tutti di questa vicenda possano far valere nelle opportune sedi“.