Compagnia teatrale Redicuore trionfa al Premio “Angelo Musco” di Milo


AUGUSTA – Sabato 6 agosto, nella splendida cornice dell’anfiteatro “Lucio Dalla” di Milo, la compagnia teatrale Redicuore, nell’ambito della decima edizione del Premio “Angelo Musco”, si è aggiudicata dei premi prestigiosi per lo spettacolo Il marito di mio figlio di Daniele Falleri.
La pièce affronta un tema di grandissima attualità, il matrimonio gay: George e Michael convocano i loro rispettivi genitori per annunciare il loro amore e la decisione di sposarsi, dando vita a una irresistibile comicità, in un susseguirsi di situazioni divertenti. In scena a Milo, nella serata di gala presentata da Salvo La Rosa, si sono avvicendati gli attori della compagnia augustana: Vanni Petruzzelli, Danilo Riciputo, Milena Arena, Angelo Bonasera, Stefania Arena, Peppe Santanello, Daniela Morello e Guido Gulielmini, con il supporto scenico di Eleonora Liotta, Rosanna Ternullo e Patrizia Gula, i tecnici Franco Arena, Davide Mannarà e Marilena Russo.
La giuria teatrale, presieduta da Enzo Zappulla, presidente dell’Istituto di storia dello spettacolo siciliano e composta da attori e registi professionisti, ha premiato Vanni Petruzzelli come migliore attore protagonista nel ruolo di Michael, con la seguente motivazione: “Per aver dato saggio di una riuscitissima interpretazione di un personaggio che facilmente poteva cadere nella macchietta e nella volgarità e che invece ha reso in maniera impeccabile con una recitazione di ampio spessore”.
Il marito di mio figlio inoltre è stata la rappresentazione più votata dal pubblico e si è aggiudicata il Musco 2016, premio consegnato da Catena Fiorello, vincitrice della sezione letteraria dello stesso Premio, che ha voluto complimentarsi con gli artisti propri concittadini.
Quale ulteriore riconoscimento, il premio speciale Fita (Federazione italiana teatro amatoriale) Sicilia 2016 è andato alla regista Patrizia Gula con la seguente motivazione: “Per aver avuto il coraggio di affrontare teatralmente un argomento importante e delicato come quello della diversità sessuale, porgendolo al pubblico in maniera intelligente e delicata, ma anche sorridente, nonché mettendo in essere una regia strutturata sull’essenzialità ma anche con una complessità nell’articolazione scenica che ha simpaticamente bypassato con delle figure di operaie/serve di scena in maniera spiritosa e gradevole, ed ancora lei che è una delle poche registe, che la Fita siciliana si crogiola d’avere nel proprio organico…”.
Così ha commentato ancora emozionata la regista: “Sono davvero felice! Gli attori i tecnici e noi tutti della compagnia Redicuore abbiamo lavorato tanto e questi riconoscimenti ci ripagano dei tanti sacrifici. Non mi aspettavo il premio Fita e questa motivazione“. Ha quindi rivolto una lunga e sentita serie di ringraziamenti: “Desidero ringraziare ancora il presidente regionale Santi Consoli. Questo riconoscimento non è solo mio, ma appartiene innanzitutto a Daniele Falleri, l’autore della commedia che mi ha ispirata, ma anche a Stefania Arena, la presidente della Redicuore, a suo padre Franco, grande esempio per il nostro gruppo, che insieme a tutta la compagnia sono instancabili, preziosi e sempre al mio fianco. Desidero ringraziare anche chi collabora con noi a partire da mio marito Uccio Blanco, mia figlia Lucia, che si occupa delle coreografie, Andrea Risetti, Francesco Arena e Andrea Matarazzo“.
La regista Gula ha concluso: “La compagnia Redicuore è una sorta di grande famiglia, dove mariti, mogli, genitori, figli e amici del gruppo collaborano attivamente. E questo è un valore inestimabile. Siamo amatoriali è vero! Ma ne andiamo fieri!“.