Conclusi i festeggiamenti in onore del Sacro Cuore, celebrata l’identità della Borgata
AUGUSTA – Con la solenne processione del simulacro del S. Cuore e l’atteso spettacolo pirotecnico dei fratelli Chiarenza, si è conclusa domenica 25 giugno l’annuale ricorrenza in cui si celebra l’identità di una chiesa e del suo quartiere di appartenenza, la Borgata. Dieci giorni intensi, avviati infatti venerdì 16 giugno, vissuti con genuina fede e devozione da una comunità che si identifica proprio nel Cuore di Gesù e che quest’anno ha celebrato l’ottantesimo anniversario della posa della prima pietra della chiesa parrocchiale.
L’evento, promosso dal parroco don Davide Di Mare con un nutrito e attivo comitato, è stato incentrato sulla memoria di quel 28 febbraio 1937 che segnò l’inizio della costruzione della nuova chiesa del rione Corso Croce, nella contrada Stazione. “Memoria e identità” il leit motiv di questi festeggiamenti, dove il ricordo di quanti si sono adoperati per la costruzione dell’edificio materiale è stato affiancato al ricordo di quanti hanno lavorato per la crescita della comunità, a partire dal primo parroco don Aldo Caramagno e ai laici impegnati nel corso di ottant’anni.
L’anniversario è stato segnato da specifici eventi, come la mostra di testimonianze archivistiche, storiche ed artistiche della parrocchia curata da Giuseppe Carrabino, la mostra iconografica a cura dell’associazione “Percorsi sacri” di Pedara e la mostra di plastici degli edifici identificativi della Borgata curata da Giuseppe Garilli (vedi articolo). A fare da collanti tra i singoli momenti il concerto commemorativo dal titolo “Una chiesa in cammino”, ideato e curato dal Coro giovanile della parrocchia diretto da Mauro Farina, che ha ripercorso i momenti salienti della devozione al S. Cuore in Augusta.
Il novenario è stato predicato dai sacerdoti Luca Gallina, Marco Politini, Salvatore Nicosia, Marco Serra, Alessandro Genovese, Andrea Zappulla, Luca Saraceno, Marco Scolla e Gianluca Belfiore.
L’animazione delle sante messe è stata curata dai cori che hanno partecipato al nono meeting in memoria del can. Aldo Caramagno: il coro parrocchiale S. Tecla in Carlentini, “S. Pellegrino Laziosi” di Siracusa, il Coro “Gesù ti ama”, i “Missionari del Vangelo”, il Coro della parrocchia di Buscemi, il coro “Madonna delle Lacrime” in Solarino, la corale diocesana “Alessandra Ucciardello” e i cori della parrocchia del S. Cuore.
Particolarmente significativo l’incontro “La casa di reclusione al servizio della Città di Augusta“, con la partecipazione del direttore dell’istituto di pena Antonio Gelardi, e l’esibizione della “Swing Brucoli’s brothers band” diretta da Maria Grazia Morello (vedi articolo). Apprezzati altresì il concerto di evangelizzazione “Gioia che invade l’anima” e quello con le mamme del coro “In coro nate” dell’istituto comprensivo “Principe di Napoli” e l’associazione “Hyblea music”. Di notevole interesse il momento di preghiera e di riflessione sull’importanza della legalità curato dal gruppo scout Agesci Augusta 2 “Claudia Franco”.
Da giovedì hanno avuto inizio gli spettacoli di danza e ballo, curati rispettivamente da Francesca Baudo, da Antony Coppola e dalla palestra di Rosi Centamore. Nel giorno conclusivo dei festeggiamenti si è esibita la band “The things”, in un applaudito concerto finale a cura dell’associazione “Genitori e figli”.
Per tutta la durata dei festeggiamenti, il sagrato e le vie principali del quartiere sono state illuminate a festa con le artistiche luminarie. Le processioni esterne sono state accompagnate interamente dal corpo bandistico “Federico II – Città di Augusta”, diretto dal maestro Gaetano Galofaro.
Una festa particolarmente vissuta e partecipata dagli abitanti, come ha precisato il parroco nel suo indirizzo di ringraziamento, promossa con le sole offerte dei fedeli, dei commercianti e delle aziende del territorio, che non hanno fatto mancare il loro sostegno.
Ancora una volta la festa ha rappresentato per il quartiere Borgata un forte e significativo momento di aggregazione attorno al simbolo del Cuore di Gesù, che ha richiamato cittadini anche degli altri quartieri. Durante il transito della processione, si è assistito a scene di anziani e ammalati che attendevano l’arrivo del fercolo seduti davanti alle porte di casa, famiglie al seguito, bambini sollevati per essere accostati al simulacro: ovunque il simulacro è stato accolto con gesti di genuina fede. Gli stessi sacerdoti che hanno presieduto la processione hanno ammirato e apprezzato la straordinaria partecipazione di fede accompagnata dai segni della tradizione popolare.
La festa si è conclusa con il dono che l’arcivescovo di Siracusa monsignor Salvatore Pappalardo ha voluto fare alla comunità con la nomina di un sacerdote del Burkina Faso, don Cirillo, quale collaboratore del parroco don Di Mare.
(Foto in evidenza: Rosario Carrabino)