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Conferma di don Prisutto, le confraternite fanno chiarezza

AUGUSTA – A seguito della notizia della risoluzione della “controversia”, ufficializzata martedì sera, tra l’arcivescovo monsignor Salvatore Pappalardo e l’arciprete don Palmiro Prisutto, riceviamo e pubblichiamo integralmente qui di seguito il comunicato stampa ricevuto, sottoscritto dalle Confraternite di Augusta e atto a “fare chiarezza“.

Le vicende dei giorni scorsi che hanno visto al centro dell’attenzione la Chiesa Diocesana con il suo Vescovo, il Parroco della Chiesa Madre e non ultime le Confraternite ci inducono a fare chiarezza anche alla luce delle gravi insinuazioni che di fatto hanno creato un clima di tensione proprio alla vigilia delle celebrazioni pasquali.

Non si può nascondere che da parecchio tempo sono emerse forti contraddizioni nei rapporti tra le Confraternite e don Palmiro Prisutto in merito a diverse linee pastorali tendenti a ridurre o eliminare taluni momenti aggregativi della comunità. Come Confraternite abbiamo sempre ribadito la piena disponibilità e collaborazione ma sulle secolari tradizioni religiose della città – che nonostante tutto sono particolarmente vissute dalla comunità locale – abbiamo fermamente invitato il parroco, peraltro nostro concittadino e quindi profondo conoscitore delle radici storiche, culturali e religiose augustane, a rendersi conto che la Settimana Santa, S. Domenico e il Corpus Domini sono gli unici momenti in cui la città si esalta attraverso le proprie peculiarità tradizionali.

Nessun cittadino augustano vorrebbe l’eliminazione della Settimana Santa con le espressioni della genuina religiosità popolare. Nessun cittadino augustano vorrebbe l’eliminazione delle processioni del Venerdì Santo con la colonna sonora costituita dalle marce funebri dei maestri locali o con la presenza genuina e gioiosa dei tanti bambini vestiti da Santi comunemente venerati nella nostra città. Nessun cittadino augustano vorrebbe l’eliminazione di quei segni tangibili del culto di S. Domenico con il braccio reliquiario che ricorda la protezione del Santo in difesa della città.

Le Confraternite hanno chiesto solo ed esclusivamente questo; hanno chiesto di poter celebrare i riti in quelle chiese che sono state edificate dai loro Padri e ancora oggi si mantengono con i risparmi e le offerte dei singoli confrati; le Confraternite hanno chiesto di poter celebrare i funerali dei propri iscritti nelle loro chiese così come è prescritto nel Codice di Diritto Canonico. Le Confraternite hanno chiesto infine di poter avere un dialogo aperto con il parroco senza mediatori, suggeritori e opinionisti che in questi anni sono stati solamente motivo di divisione.

Abbiamo quindi accolto con gioia l’invito di don Palmiro a mettere da parte tutto ciò che è stato motivo di divisione per intraprendere quel rinnovato cammino auspicato anche dal nostro Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo e dal suo speciale delegato per le Confraternite di Augusta don Angelo Lipari.

Condividiamo quanto affermato da don Palmiro in merito alla strumentalizzazione delle sue parole da parte di taluni organi di stampa e dai social network. Tutto questo ha fatto male a ciascuno di noi, al Vescovo, al parroco, ai singoli membri delle Confraternite, alla chiesa tutta.

È vero che nelle Confraternite vi sono membri che operano nella realtà industriale come è altrettanto vero che delle antiche professioni della città non è rimasto nulla: salinari, massari, contadini, pescatori, falegnami e naviganti. Questo può giustificare quanto maliziosamente affermato da taluni organi di stampa in merito a presunte strumentalizzazioni da parte del mondo industriale attraverso le singole Confraternite ?

Il problema ambientale è il problema di tutta la città e la chiesa, con don Palmiro, è in prima linea. Non c’è famiglia che in Augusta non abbia sperimentato o sperimenti patologie tumorali. Come non essere d’accordo con tutte quelle iniziative finalizzate alla salvaguardia di un territorio purtroppo devastato sin dal dopoguerra e che ha prodotto un benessere economico a prezzo di molte vite umane.

Auspichiamo pertanto un clima di serenità per vivere al meglio i giorni intensi della Settimana Santa preludio della gioia pasquale.

Foto di copertina: repertorio


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