AUGUSTA – Sono numerose le dichiarazioni che seguono la seduta monotematica del Consiglio comunale sull’ospedale “Muscatello”, quasi quanto gli accorati interventi in Aula dei consiglieri comunali di tutti gli schieramenti.
Questa mattina il consigliere comunale di minoranza, del movimento Cambiaugusta, Giuseppe Di Mare si dichiara soddisfatto in particolare per la mozione di indirizzo approvata all’unanimità a conclusione della seduta del 5 ottobre, che contiene la richiesta di una revisione del piano aziendale dell’Asp di Siracusa.
Di Mare commenta: “Il documento votato all’unanimità rappresenta un buon segnale alla Politica e all’Amministrazione cittadina sulle reali esigenze del territorio megarese; non va dimenticata la vicenda relativa ai reparti di ginecologia e ostetricia, che vanno rivendicati per Augusta, considerato anche il ricorso al Tar pendente contro il D.A. n. 1377 del 25 maggio 2010 e verso cui l’Amministrazione deve far capire che vuole fare“.
Riserva una frecciata politica all’Amministrazione: “Non capisco la posizione dell’Amministrazione comunale che, dopo aver espresso parere favorevole in conferenza dei Sindaci del 22 settembre scorso, anche in Aula ha di fatto avallato il piano che declassa il nostro Ospedale“.
Di Mare conclude con una riflessione: “Si sbaglia se si pensa ad Augusta come una Città normale, una qualunque; finché non si capisce che si tratta della Città più inquinata e martoriata d’Italia, non riusciremo mai a risolvere le tematiche a difesa del territorio“. E un appello: “Adesso bisogna unire le forze per evitare che con l’avallo di certa politica accondiscendente e silenziosa si possa arrecare danno alla comunità augustana“.
Intanto nella giornata di ieri il consigliere comunale di maggioranza, del M5s, Sarah Marturana ha rispettato l’impegno assunto pubblicamente in Aula, effettuando un sopralluogo presso il Muscatello per visionare lo stato dei luoghi e per verificare l’apertura dichiarata dall’Asp delle sale operatorie.
Il consigliere Marturana, presidente della commissione consiliare Ambiente e Sanità, afferma di aver “purtroppo riscontrato che le sale operatorie fossero di fatto chiuse al pubblico“. Pertanto racconta: “Ho richiesto un’interlocuzione con la direzione sanitaria e ho incontrato il dott. Alfio Spina, direttore sanitario, il quale, dopo un breve colloquio, mi ha confermato che le sale stesse fossero ancora chiuse, perché sotto processo di sanificazione“.
Conclude: “Ho chiesto data effettiva dell’apertura di queste ultime e mi è stato risposto che la prossima settimana saranno operative; ho preso l’impegno di telefonare personalmente al direttore Spina lunedì per avere data da comunicare ufficialmente“.
Infine si registra l’intervento di Mimmo Di Franco, promotore negli anni di diversi sit-in di cittadini a difesa dell’Ospedale, che in Aula non ha potuto prendere parola non figurando formalmente tra gli invitati. Sul mancato rispetto del cronoprogramma annunciato a luglio da Asp di Siracusa e Amministrazione di Augusta rileva: “Non sono state rispettate le date previste dal direttore generale dell’Asp Brugaletta; a tutt’oggi risultano non aperte le sale operatorie, non completata la galleria di congiunzione dei due blocchi, non trasferiti i reparti di radiologia, pronto soccorso e patologie cliniche nel nuovo blocco“.
Sull’eliporto ospedaliero pone una serie di interrogativi: “Sentire in aula, dal direttore generale dell’Asp, che l’eliporto non può essere utilizzato nelle ore notturne perché c’è la montagna fa solo ridere! Fu costruita prima la pista e la montagna nacque dopo? Quando fu redatto il progetto, nessuno disse al progettista che non si poteva costruire l’eliporto in quella zona? Chi paga questi eventuali danni e soldi sprecati? Perché l’on. Vinciullo, ex vice presidente commissione regionale Sanità, parla solo dei riflettori, nel 2009, quando sollecita la Regione Sicilia ad uno stanziamento di 50 mila euro per i riflettori e non parla della montagna? Molte cose non quadrano“.
Sul reparto di pediatria, che secondo il piano aziendale lascerebbe comunque il Muscatello: “Mi ricordo che, nella riunione del 1 giugno 2011 presso la Prefettura, alla presenza dell’Amministrazione Carrubba, si scrisse in un documento che pediatria, ginecologia e ostetricia sarebbero dovute essere trasferite “contestualmente” a Lentini una volta attivati nella piena funzionalità i reparti di neurologia e oncologia d’eccellenza ad Augusta; ciò ancora non è avvenuto mentre i reparti per i bambini sono stati trasferiti“.
Proprio su oncologia e neurologia: “Ancora bisogna reperire i finanziamenti, con il nuovo bilancio del prossimo anno, e non si sa quando saranno messi in funzione in tutti i loro aspetti“. Di Franco conlude: “Finora tutti i proclami e le promesse dell’Asp sono stati disattesi, il popolo augustano è stanco di aspettare! Siamo in una zona ad alto rischio sismico, ambientale e industriale e non abbiamo nessuna tutela da parte delle istituzioni“.