AUGUSTA – Segue dall’articolo precedente. Come avevamo anticipato la scorsa settimana, il tema caldo, nonostante appaia “fuori stagione”, si è rivelato quello inerente alla individuazione di una soluzione definitiva per offrire ai cittadini augustani un parcheggio al Faro Santa Croce.
Alle ore 23,10 circa si è introdotto quindi l’atteso ordine del giorno, con i consiglieri di opposizione a illustrare le carte reperite sulla ormai nota vicenda, dalla documentazione che attesterebbe la titolarità delle proprietà dei lotti, tra cui uno appartenente all’attuale assessore Giuseppe Schermi, ai pareri tecnici a sostegno della tesi degli espropri (Assessorato regionale competente, Soprintendenza e Asp) e della realizzazione di un’area di sosta stagionale. L’Assessore si è però congedato pochi minuti prima dell’avvio della discussione.
La proposta dei consiglieri di minoranza è quella di dar seguito al procedimento avviato il 3 marzo dello scorso anno dalla Commissione Straordinaria, per la riqualificazione urbana dell’area sita in località Faro Santa Croce da destinare a parcheggio pubblico in variante al Prg vigente, dando impulso anche alla prosecuzione urgente delle procedure di esproprio dei terreni.
Ciò, secondo la minoranza, consentirebbe di prevedere un’area di sosta stagionale da giugno a settembre in assenza di opere all’interno dei terreni, utilizzati allo stesso scopo dalle amministrazioni precedenti tra il 2006 e il 2012, e di introdurre il divieto di sosta dei veicoli sui piazzali, che mostrerebbero i primi segnali di cedimento. Servirebbe solo l’acquisizione del parere della Soprintendenza, che l’opposizione, carte alla mano, preannuncia sarebbe positivo.
Il sindaco Cettina Di Pietro, respingendo duramente le accuse di poca trasparenza sulla vicenda, ha spiegato che la procedura avviata lo scorso anno non sarebbe stata portata a termine per un “errore banale dell’iter procedimentale” e che “in più esiste il vincolo paesaggistico previsto nel 2012“.
Quindi ha sintetizzato le proposte della maggioranza: “Ritengo che sia necessario fare una ricognizione dell’intera area per vedere se ci sono terreni di proprietà del Comune, per ovviare al problema dell’esproprio, e una ricognizione dei terreni privati per valutare se sussistono eventuali vincoli di edificabilità; soltanto dopo verificare quale di questi ipotetici terreni possa essere consono; l’Amministrazione intende insistere per eliminare il problema degli eccessivi divieti di accesso al mare, per ripristinare la legalità anche su questo tema; una soluzione che era stata prospettata era anche quella dei bus navetta, per la quale era stata richiesta una indagine di mercato però disattesa”. Proposta che, secondo il Sindaco, non avrebbe trovato esito positivo a causa delle ferie estive del dirigente di settore.
Dopo che anche il Sindaco ha lasciato l’Aula, in aperta contestazione con l’opposizione, il confronto tra i banchi si è fatto serrato fino alla richiesta di votazione della mozione di indirizzo della minoranza. Ma non essendo stata iscritta all’ordine del giorno, a seguito del parere tecnico del Segretario generale, si è sospesa la seduta per una conferenza dei capigruppo.
Alla riapertura dei lavori, dopo l’1 della notte, i dodici consiglieri della minoranza hanno presentato una richiesta di dimissioni dell’assessore Giuseppe Schermi, per “lasciare l’Amministrazione libera di decidere sulla questione in totale serenità” e per far sì che “la Città avrà la certezza che la vostra scelta (della maggioranza, ndr) di non realizzare il parcheggio del Faro e di non regolamentare la sosta stagionale all’interno del terreno di proprietà dell’Assessore è stata pensata nell’esclusivo interesse dei cittadini“.
Cecilia Casole