Contrasto alla pesca abusiva, tre interventi in un giorno
AUGUSTA – Nel corso del pattugliamento odierno del Compartimento marittimo di competenza, un’unità navale militare della Guardia costiera di Augusta, la motovedetta Cp 2204, si è imbattuta in svariate reti da pesca posizionate da ignoti.
In due casi, si è trattato di reti collocate in zona in cui è fatto divieto assoluto di pesca, ovverosia nel seno di Priolo, in prossimità di un pontile industriale, e nel porto megarese, nei pressi dell’antico avamposto di Torre Avalos.
Nell’altro caso gli attrezzi da pesca erano stati posizionati nello specchio di mare antistante alla frazione di Agnone Bagni, non adeguatamente segnalati e costituenti, pertanto, un pericolo per la sicurezza della navigazione.
I militari operanti sono però riusciti a prelevare solo la rete ritrovata nel seno di Priolo, posta sotto sequestro, mentre non è stato possibile procedere a salpare le altre attrezzature da pesca poiché, nel corso del tentativo di recupero, l’inconsistente saldezza delle cime di ritenuta, assolutamente non idonee, ne ha comportato l’affondamento.
Solo ieri, era stata sequestrata una rete per la pesca del novellame, all’interno della rada megarese.