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Coordinamento pro smilitarizzazione Punta Izzo: “È area di massima tutela paesaggistica, chiediamo un consiglio comunale”

AUGUSTA – Il “Coordinamento per Punta Izzo possibile” presenterà lunedì 5 giugno al Comune di Augusta, indirizzandola al sindaco, al presidente del Consiglio e a tutti i consiglieri comunali, una richiesta d’indizione di un Consiglio comunale monotematico sull’iniziativa per la “smilitarizzazione” di Punta Izzo, dopo una raccolta firme online (circa 350) e cartacea (diverse centinaia) e dopo i primi passi formali mossi in questa direzione dal sindaco pentastellato Cettina Di Pietro, che a fine marzo ha inviato al Comando Marisicilia la richiesta di attivazione delle procedure di dismissione del comprensorio costiero.

Il ministero della Difesa, un mese fa, in risposta all’interrogazione parlamentare del deputato pentastellato Gianluca Rizzo, riferiva che l’area militare di Punta Izzo “riveste particolare interesse per la Marina militare” in quanto utilizzata periodicamente dalla Forza armata “per attività addestrative periodiche che non richiedono l’uso di armi”. Nella stessa nota del sottosegretario Rossi, però, si comunicava che il ministero “sta valutando la possibilità di ripristinare l’uso del poligono (mai dismesso)”, disattivo dal 1983.

Adesso il coordinamento sostiene che sia “urgente e doveroso che il massimo organo di rappresentanza della comunità augustana si esprima con un chiaro indirizzo in merito all’istanza popolare di smilitarizzazione, bonifica e tutela di Punta Izzo sostenuta da migliaia di cittadini e dalla stessa Amministrazione comunale“, invitando a partecipare alla seduta tutti rappresentanti degli enti che a vario titolo sono competenti sulla vicenda.

I promotori dell’istanza sostengono che il “mantenimento di un vincolo militare e l’eventuale ripresa di esercitazioni a fuoco a Punta Izzo sono incompatibili con i vincoli ambientali (non derogabili dalle opere destinate alla difesa nazionale, secondo il Codice dell’Ordinamento militare) apposti nell’area dal Piano paesaggistico della Regione Siciliana e con gli interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico dallo stesso Piano prescritti” e ricordano che “l’area di Punta Izzo è destinataria di un livello massimo di tutela (3) in virtù delle sue straordinarie valenze naturalistiche e archeologiche, comportando tale vincolo un divieto assoluto di edificabilità e persino di effettuare movimenti di terra che possano trasformare i caratteri morfologici e paesaggistici dell’area“, oltre ad essere il comprensorio militare “attiguo alle ex Saline Regina, cioè a un’importante area umida rifugio per l’avifauna, riconosciuta dall’Unione europea come Sito d’interesse comunitario (Sic) e Zona di protezione speciale (Zps), che verrebbe minacciata nei suoi naturali equilibri dalla ripresa delle esercitazioni a fuoco nel vicino poligono militare“.

Concludono: “Auspichiamo che il Consiglio comunale faccia propria quest’istanza popolare, attivandosi a livello politico e amministrativo per scongiurare la paventata riattivazione del poligono di tiro e l’ulteriore impiego militare di un comprensorio costiero che attende da decenni di essere tutelato e valorizzato come parco eco-culturale e area marina protetta per tutti i cittadini“.

(Nella foto in evidenza: la mappa fornita dal Coordinamento, estratta dal Piano paesaggistico regionale, in rosa le aree con livello massimo di tutela)


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