AUGUSTA – Come già affermato in un video diffuso la scorsa settimana, il sindaco pentastellato Cettina Di Pietro oppone un secco “no” alla paventata istituzione di un hotspot per l’immigrazione nel Comune di Augusta. In una nota ufficiale esordisce: “Creare un centro di identificazione ad Augusta, sia nel porto che fuori da esso, è impossibile: prima il Governo ne prenderà atto, prima ci si potrà muovere per trovare una soluzione alternativa”.
Poi un richiamo ai gravissimi attentati terroristici avvenuti nella notte tra venerdì e sabato a Parigi: “Alla luce della tragedia verificatasi a Parigi, per la quale manifestiamo il nostro più sentito cordoglio, si impongono delle serie riflessioni; ad Augusta sono presenti il più grosso polo petrolchimico d’Europa, una base Nato e l’arsenale militare marittimo, tutti palesemente siti “sensibili” che, se presi di mira da terroristi infiltrati fra i migranti, genererebbero danni irreparabili e incontrovertibili per tutto il Paese, non solo per i cittadini di Augusta”.
Avverte: “Qui non è solo in ballo lo sviluppo economico di una città e di una Regione che conta strategicamente sul porto di Augusta, qui è in gioco la sicurezza dei cittadini e di tutta la nazione; la nostra comunità, già a partire dall’operazione “Mare nostrum”, ha dato tantissimo in termini di risorse umane ed economiche“.
Il Sindaco conclude senza mezzi termini: “È arrivato il momento di dire “basta”, questa Amministrazione dice “no” alla costruzione di un hotspot nel proprio territorio e all’utilizzo di Augusta come punto di sbarco”.
Sul tema si aggiunge l’intervento del consigliere comunale della stessa maggioranza 5 Stelle Nilo Settipani: “Dopo i gravi fatti di Parigi, il rischio di attentati ammesso dallo stesso ministro dell’Interno Angelino Alfano e dati gli obiettivi “sensibili” presenti nel nostro territorio, mi auguro che gli sbarchi degli immigrati siano veicolati verso un altro porto e che non si realizzi alcun hotspot nel Siracusano“.
Intanto questa mattina dal meetup locale del M5s viene veicolata una petizione online, indirizzata al ministro dell’Interno Angelino Alfano e al capo Dipartimento per l’immigrazione dello stesso ministero Mario Morcone, recante il titolo “No hotspot Augusta”.