Coronavirus, ecco gli obblighi per chi rientra in Sicilia da zone a rischio
PALERMO – Con un avviso alla popolazione, Calogero Foti, capo del Dipartimento di Protezione civile della Regione siciliana, invita i cittadini a osservare le disposizioni contenute nell’ordinanza regionale firmata ieri dal governatore Nello Musumeci, a integrazione delle norme contenute nel Dpcm firmato sempre ieri dal premier Giuseppe Conte, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
“Chiunque a partire dal 25 febbraio abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia transitato e sostato nei territori della regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli devono, se accedono in Sicilia, comunicare tale circostanza al Comune (mail istituzionale) presso il quale intendono risiedere o soggiornare e al dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio. E al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta“.
Inoltre, si legge nell’avviso, bisogna “registrarsi presso il sito web www.costruiresalute.it; osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, osservare il divieto di spostamento e di viaggi, rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza“.
“La mancata osservanza degli obblighi – prosegue l’avviso – comporterà le conseguenze sanzionatorie previste dall’art. 650 del codice penale se il fatto non costituisce reato più grave“. Per ulteriori chiarimenti è possibile contattare il numero verde del dipartimento regionale della Protezione civile 800 458787.
(Foto di copertina: generica)