Coronavirus in Sicilia, 21 casi positivi più di ieri. Ventimila i rientri dal Nord autosegnalati
SIRACUSA – La Regione siciliana fornisce l’aggiornamento quotidiano del quadro riepilogativo sull’emergenza Coronavirus in Sicilia, alle ore 13,30 di oggi (mercoledì 11 marzo), così come comunicato all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 1.194 tamponi, di cui 1.037 negativi e 74 in attesa dei risultati. Sono stati trasmessi complessivamente all’Istituto superiore di sanità 83 campioni di casi positivi, ventuno più di ieri. A ieri risultavano 16 casi validati in totale da Roma mentre oggi nella comunicazione non se ne fa riferimento.
Inoltre, risultano ricoverati 24 pazienti (nove a Palermo, sette a Catania, tre a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna), cinque più di ieri, di cui uno in terapia intensiva, mentre 57 sono in isolamento domiciliare, sedici più di ieri, e sempre 2 sono i guariti.
Intanto stamani il governatore Nello Musumeci ha sollecitato una linea più ferma per bloccare i rientri nell’isola di persone provenienti dal Nord, che ad oggi sarebbero oltre 20 mila secondo le autosegnalazioni al sito web predisposto dalla Regione.
“La Sicilia – sottolinea Musumeci – sostiene le misure varate dal governo e si unisce alla richiesta di consentire a ogni Regione, in un quadro di condivisione con le istituzioni nazionali, di adottare iniziative ulteriori, purché non in contrasto. È il giusto compromesso per venire incontro a richieste legittime, come quelle della Lombardia, che nel sentimento di coesione nazionale non possono essere lasciate inascoltate. Per noi si tratta, ove condiviso, dell’opportunità di adottare una linea ancora più ferma, resa indispensabile dal numero enorme di cittadini che hanno lasciato regioni del Nord“.
“Nessuno vuole fare una corsa al primo della classe – conclude – ma tutti abbiamo il diritto e il dovere di proteggere le nostre popolazioni e dare il giusto tempo al sistema sanitario per prepararsi a una eventuale gestione emergenziale“.
(Foto di copertina: generica)