Cumuli di rifiuti nelle grotte del canale di Brucoli, ripuliscono i volontari
AUGUSTA – Domenica 12 giugno l’associazione culturale “Marilighea“, nell’ambito del progetto “‘A Rucazioni”, ha dato vita all’iniziativa chiamata “Speleo-scrub“: un’azione di sensibilizzazione ecologica caratterizzata dalla pulizia delle grotte del complesso rupestre che costeggia il canale di Brucoli. L’invito era rivolto a tutti i cittadini e in particolar modo agli abitanti del piccolo borgo marinaro, che offre, tra il Castello Aragonese e il golfo di Catania sovrastato dall’Etna, uno dei panorami suggestivi della Sicilia orientale.
“Marilighea” non è nuova a questo tipo d’iniziative, come ha spiegato la guida storico-naturalistica Luca Di Giacomo: “La pulizia delle grotte ha rappresentato un intervento finalizzato al miglioramento del decoro urbano di Brucoli e all’innalzamento della qualità della vita, così come avvenne due anni fa per “Arucadays” con la piantumazione delle aiuole di piazza Libertà”.
Un’iniziativa che avrebbe dovuto suscitare l’interesse di molti, ma al cui invito hanno risposto pochi cittadini, una quindicina, di cui solo quattro residenti nel borgo. Un’azione di volontariato resa ancor più ostica, oltre che dalla ridotta partecipazione, dalla morfologia del territorio, che ha visto l’inarrestabile vogatore, per l’occasione, Salvo Garofalo, trasportare con caparbietà a bordo di un’imbarcazione a remi i rifiuti su e giù per il canale.
Gli altri membri dell’associazione e i cittadini volontari, con in testa la guida di “Marilighea” Di Giacomo, hanno provveduto a sgomberare le grotte quasi ridotte in discariche. Tonnellate di materiale di ogni genere è stato rimosso dalle cavità rupestri: cime, flaconi, fusti pieni d’olio, filtri d’olio, serbatoi idrici, reti da pesca in disuso, rami, lattine, bottiglie, escrementi umani, carcasse di barche, zavorre in metallo, e non solo. “Si pensi che addirittura una grotta era stata presa di mira come discarica in cui venivano sistematicamente depositati interi sacchetti di immondizia“, ha denunciato Di Giacomo, aggiungendo che “con somma pazienza e tanta buona volontà tutto ciò è stato completamente rimosso e conferito in discarica e, nel caso dell’olio esausto, conferito nell’apposito centro di raccolta della Nuova Darsena ad Augusta”.
Un’attività che è partita alle ore 9,30 del mattino e che si è protratta fino alla sera verso le ore 18,30, quando i volontari ormai stremati potevano ammirare il canale di Brucoli finalmente pulito e pronto ad accogliere chi volesse visitarlo: “Speleo-scrub ha avviato un cammino che da subito riconsegna dignità e decoro a quello che indiscutibilmente rappresenta uno dei siti e scenari più preziosi dell’intera Sicilia. Speleo-scrub è stata una manifestazione di rispetto per i luoghi, per i suoi svariati elementi paesaggistici, storici, ambientali ed etnografici. Lo stesso rispetto che “‘A Rucazioni” porge anche verso il lavoro di tantissime persone che nel corso dei secoli, all’interno del Canale di Brucoli, hanno svolto con fatica e sacrificio il loro duro mestiere, così come accade ancora oggi”.
Un lavoro che non ha avuto altro fine che quello di valorizzare luoghi che meritano rispetto, anziché incuria e vandalismo. Di Giacomo non è tenero verso i responsabili dello scempio delle grotte: “La responsabilità è senz’altro di chi ha sporcato, ma si assumano le rispettive responsabilità anche gli organi di controllo che non hanno sorvegliato sufficientemente, tutti quei cittadini che sapevano e che non hanno detto o fatto nulla, gli enti che avevano il compito di informare, divulgare, segnalare l’importanza storico-archeologica di questo sito. Il “Canale” è un bene culturale che appartiene alla comunità ed è compito di ciascuno di noi avere interesse e agire perché venga salvaguardato”.
Con l’iniziativa “Speleo-scrub”, si è data evidenza a beneficio dei cittadini del tesoro inestimabile che li circonda. “Marilighea” propone quindi un piano per il Canale, riassumibile in quattro parole: valorizzazione, informazione, controllo, tutela. Verrà apposto un comunicato dentro ognuna della cavità rupestri, in cui verranno chiaramente indicate le basilari norme di comportamento da seguire, e verrà sollecitato il Demanio marittimo di Catania affinché si intensifichino le azioni di controllo ed eventualmente di denuncia contro tutti coloro che non osserveranno un comportamento civile nel sito. Un monito rivolto a tutti, pescatori e frequentatori della movida notturna. È stata inoltre avanzata la proposta, che sarebbe stata accolta favorevolmente dall’Amministrazione comunale, di allocare nei dintorni e nel territorio di Brucoli delle tabelle di segnalazione indicanti il sito del complesso rupestre.
Sempre nell’ambito del progetto “‘A Rucazioni”, infine, si stanno organizzando itinerari culturali a piedi e soprattutto in barca, che consentano la visita, la conoscenza e il godimento del sito archeologico, a partire da domenica 26 giugno per l’itinerario “Il mare del monte III+”, che attraverserà anche il complesso rupestre appena ripulito e nella sua veste più bella. Insomma, una speranza per i giovani che si apprestano a conoscere la storia, la cultura e la natura del territorio in cui vivono, giovani che hanno collaborato durante questa operazione di salvaguardia del territorio e che sono essi stessi la speranza per il futuro di questi luoghi.
Marcello Marino
(Foto in evidenza: Alessio Saraceno per La Gazzetta Augustana.it)