Dai dissidenti del M5s due bordate contro la maggioranza pentastellata
AUGUSTA – In queste ultime settimane i due dissidenti del Movimento 5 stelle locale, il vicesindaco “dimissionato” Giuseppe Schermi e il consigliere comunale Nilo Settipani, hanno intensificato la frequenza degli attacchi alla maggioranza pentastellata. A riguardo, si vocifera infatti dell’imminente apertura di un secondo meetup, da cui costruire una sorta di alternativa di governo da un’opposizione interna allo stesso Movimento.
Per Schermi, che nella giunta Di Pietro aveva ricoperto il ruolo chiave di assessore al Bilancio e Tributi, “prosegue la degenerazione di questa Amministrazione dalla trasparenza alla propaganda social“, e punta il dito verso la recente convocazione dinanzi alla Corte dei conti del Comune per la verifica ai sensi dell’art. 148 del Tuel sulla legalità e regolarità della gestione e sull’efficacia e sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni.
Osserva: “La pagina social del Sindaco infatti offre gran risalto ad un incontro interlocutorio sulla qualità dell’aria, ma passa sotto silenzio la convocazione in Corte dei conti del Sindaco, che ha sinora trattenuto per sé le deleghe al Bilancio ed ai Tributi“.
Schermi riferisce: “È tuttavia un bene che alla convocazione, il 29 novembre, il Sindaco abbia impropriamente rinunciato ad esercitare le proprie deleghe politiche a favore del segretario generale (come già fatto in occasione della rendicontazione 2014 sui rimborsi per minori stranieri non accompagnati). Infatti la Corte dei conti avrà potuto porre direttamente al Responsabile per la Prevenzione della corruzione, nonché Responsabile della Trasparenza, le domande sulla (in)adeguatezza dei controlli interni al Comune“.
Conclude: “Quanto agli altri controlli ex art. 148 del Tuel, in qualità di ultimo assessore al Bilancio resto sereno sia che la Corte dei conti accerterà la solidità economico-finanziaria dell’Ente post dichiarazione di dissesto, sia che il ministero dell’Interno approverà il bilancio stabilmente riequilibrato 2015-2017 da me presentato“.
Anche Settipani, pentastellato della prima ora, si lascia andare in data odierna ad una dichiarazione di fuoco, riferendo che ad Augusta “il M5s si è trasformato in partito politico“, e ricorda le sue recenti denunce, anche alla Procura, contro coloro che definisce “ex amici della trasparenza“.
Il consigliere comunale, dallo scorso giugno all’opposizione, richiama i dettami enunciati ad ogni occasione dal M5s nazionale: “Dove sono finiti i paladini della legalità che usano il blog di Grillo come manganello morale nei confronti dei partiti? Come mai nessuno chiede le dimissioni del capogruppo M5s sul caso della doppia commissione allo stesso giorno e alla stessa ora?“.
A suo dire, “ai tempi d’oro del grillismo, un comportamento così sarebbe valso l’espulsione senza se e senza ma“. Settipani conclude insinuando un dubbio politico: “Forse il famoso cambiamento (con l’hashtag) si è già amalgamato con la vecchia politica?“.