Decreto Isab per depurazione reflui industriali, il governo nazionale fissa la road map
PRIOLO GARGALLO – È stato firmato il decreto interministeriale che interessa il depuratore consortile Ias di Priolo, da parte dei ministri delle Imprese e del made in Italy e dell’Ambiente e della sicurezza energetica, per consentire la continuità produttiva del polo industriale di Priolo, il rispetto dei livelli occupazionali e la tutela dell’ambiente e del mare.
Il depuratore (nella foto di repertorio di copertina), che si occupa del trattamento dei reflui civili dei Comuni di Priolo, Melilli e in particolare dei fanghi provenienti dalla zona industriale, fu sottoposto a sequestro dall’autorità giudiziaria di Siracusa nel giugno dello scorso anno per “inquinamento atmosferico e marino”.
Il nuovo decreto governativo, nel solco del Dpcm di febbraio con cui stabilimento Isab e le infrastrutture strumentali (come il depuratore consortile) sono stati dichiarati di interesse strategico nazionale, individua il presidente delle Regione quale coordinatore delle attività per il finanziamento, la progettazione e la realizzazione delle opere per il ripristino funzionale degli impianti di depurazione della zona industriale. Uno specifico ruolo di monitoraggio è riconosciuto all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa Sicilia).
Da oggi, gli impianti Isab dovranno assicurare il rispetto dei valori limite di emissione per i metalli nelle acque reflue recapitate al depuratore consortile gestito da Ias e da Priolo servizi, che dovrà altresì assicurare il rispetto dei valori limite massimi annuali per i parametri riguardanti gli idrocarburi totali, fenoli e solventi organici aromatici. Entro 36 mesi, Isab srl (società acquisita dal fondo cipriota Goi energy) e Priolo servizi dovranno adeguare gli impianti di trattamento delle acque di scarico e realizzare quelli finalizzati al riuso delle acque reflue.
“L’emanazione del decreto governativo sull’Isab di Priolo, da parte dei ministri Urso e Pichetto Fratin, consente l’immediato avvio degli interventi per assicurare il rispetto dei valori soglia ambientali, tutelando la salute dei cittadini e garantendo, al contempo, la piena riattivazione degli impianti di depurazione consortile“. Lo dichiara oggi il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, commentando la firma del provvedimento.