Depuratore di Augusta, Cgil: tutto da rifare?
AUGUSTA – Prosegue la tormentata e infinita vicenda legata al progetto del depuratore delle acque reflue di Augusta, a un anno dalla nomina da parte del governo Renzi del commissario Vania Contrafatto e a quasi 8 mesi dall’annuncio dello sblocco di 37,7 milioni di euro per realizzarlo.
Dopo la recente interrogazione all’Ars della parlamentare regionale del Pd Marika Cirone Di Marco, circa i tempi previsti per avvio e completamento dei lavori, il segretario cittadino della Cgil Massimiliano Arena esordisce in una nota: “È drammatico pensare che nell’ambito dei progetti di depurazione anche per Augusta si voglia ricominciare, per l’ennesima volta, da capo“.
Registra quanto noto, ovvero che il Comune di Augusta scarica a mare i reflui urbani, con la doppia conseguenza dell’inquinamento marino e del pagamento di sanzioni salatissime comminate dall’Unione europea, “altri soldi che i cittadini di Augusta dovranno pagare per l’inefficienza politica!“, esclama.
Ne ha anche per l’Amministrazione pentastellata: “È deludente apprendere dai giornali la mancanza di reattività da parte di chi amministra questa città: rispetto all’inaccettabile allungamento dei tempi per l’avvio dei lavori del depuratore non è ammissibile che questa Amministrazione si limiti a prendere atto di quanto è stato deciso al livello regionale, senza pretendere rispetto per gli Augustani che, fino a qualche giorno fa, avevano sperato che il commissariamento, voluto dal Governo nazionale, avrebbe segnato un’inversione di tendenza consentendo l’avvio per il nuovo depuratore mettendo così fine ad un ventennio di irresponsabilità politico-amministrative“.
Arena aggiunge: “È tempo di individuare le responsabilità di chi ha sbagliato e di assumere tutte le decisioni affinché non si perda ulteriore tempo per risolvere l’annosa questione: chi amministra Augusta non può scaricare le responsabilità alle precedenti amministrazioni né chiedere di essere semplice “osservatore” di un nuovo ennesimo progetto perché ciò allungherebbe i tempi e non rappresenterebbe il volere degli augustani“.
Il segretario cittadino della Cgil ricorda: “Tecnicamente è possibile convogliare i reflui di Augusta all’IAS; dobbiamo lavorare per incalzare e sollecitare i politici ad ogni livello affinché i soldi già stanziati vengano da subito investiti per collegare le linee già esistenti per canalizzare i reflui al Consortile, nonché per realizzare un sistema fognario distinto; gli Augustani attendono, legittimamente, che le acque del Golfo Xifonio diventino balneabili, offrendo così alla città l’opportunità di uno sviluppo turistico che porterebbe, senza dubbio, un positivo risvolto sociale e occupazionale“.
In conclusione, annuncia: “Utilizzerò gli strumenti a mia disposizione per chiedere la convocazione in commissione regionale Ambiente della commissaria dott.ssa Contrafatto, degli Amministratori locali nonché del Sindacato, perché ci rendano conto di come stanno le cose e quali sono i loro intendimenti“.