Depuratore Ias di Priolo, scongiurata la paralisi. Restano gli interrogativi sul bando per la gestione
PRIOLO GARGALLO – Scongiurato, per il depuratore consortile Ias di Priolo, il rischio di paralisi delle attività di trattamento dei reflui per i Comuni di Priolo, Melilli e parte di Siracusa oltre a quelli prodotti dagli stabilimenti del polo industriale.
Entro la data di scadenza prevista per il 15 aprile e dettata dalla Procura che aveva disposto il sequestro preventivo dell’impianto, è stata trovata una soluzione con il commissario dell’ex consorzio Asi che è socio di maggioranza di Ias, Achille Piritore, che ha proposto ai soci privati, le aziende dell’area industriale, di finanziare gli interventi di ammodernamento richiesti dalla Magistratura che aveva emesso il provvedimento preventivo nell’ambito dell’operazione “No fly”.
I vertici dell’ex consorzio Asi hanno preso inoltre l’impegno di riconoscere ai soci privati le risorse da spendere che ammontano a 12 milioni di euro. Il piano di ammodernamento dell’impianto richiesto dalla Procura prevede la progettazione e realizzazione di uno o più sistemi per la captazione e l’abbattimento degli odori prodotti dall’impianto o mediante l’adeguamento dell’impianto di deodorizzazione costruito o attraverso la realizzazione di un nuovo impianto.
Ieri abbiamo raccolto un commento da parte del presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona che sull’assemblea dei soci del depuratore consortile tenuta venerdì ci ha riferito: “La soluzione trovata, grazie alla disponibilità dei privati, era l’unica possibile. Bisognava dare una risposta alla Procura entro il 15 aprile per evitare una chiusura che avrebbe potuto avere drammatiche ripercussioni sui lavoratori dell’intera zona industriale”.
Ma potrebbe riservare strascichi giudiziari, inevitabilmente, la vicenda relativa alla gara per la gestione ordinaria, programmata e straordinaria dell’impianto di depurazione per nove anni. L’8 maggio scadrà il termine fissato per la gestione, che è stato già peraltro prorogato. Il bando è stato impugnato al Tar dal Comune di Melilli, sul quale si entrerà nel merito nei prossimi giorni, e da Ias che chiede il diritto di restare il gestore dell’impianto che gestisce i reflui in territorio di Priolo.