Elezioni europee, ad Augusta i partiti scaldano i motori
AUGUSTA – Si voterà domenica 26 maggio per le elezioni europee, con il proporzionale puro, senza coalizioni, e la possibilità di esprimere fino a tre preferenze (con l’alternanza del voto di genere) all’interno della stessa lista. Si tratta di una prova elettorale per i partiti nazionali, che tornano giocoforza in auge nei territori dal momento che non è una competizione per liste civiche, che invece si preparano alle elezioni comunali del prossimo anno. A pochi giorni dal termine per la presentazione delle liste nelle cinque circoscrizioni italiane, tra i partiti principali, non si ha notizia di candidati augustani. Ma i partiti scaldano i motori.
Il 2019 si è aperto in città con la novità del circolo della Lega – Salvini premier, il progetto politico del ministro dell’Interno di trasformare il partito padano in partito tricolore. Da gennaio, il responsabile cittadino Massimo Casertano ha tenuto diversi incontri con la stampa e iniziative nella nuova sede nella centrale via Principe Umberto, presentando il direttivo, un gruppo femminile e annunciando un gruppo giovanile.
La Lega si sta strutturando ad Augusta e ha già lasciato intendere, dopo una prima assemblea di circolo tenuta la scorsa settimana in un noto ristorante, su quale tema punterà anche in città in vista del voto europeo. Sarà infatti la “Flat tax” uno dei cavalli di battaglia per provare a distinguersi dall’alleato a Roma del Movimento 5 stelle. Alcuni giorni fa la Lega ha costituito con una riunione nella sede augustana il “comitato intercomunale per la Flat tax”, raccordandosi con il comitato catanese e riunendo anche i rappresentanti dei circoli leghisti di Melilli, Lentini e Francofonte.
Casertano, affermando che il neo comitato, che a suo dire “prescinde dall’appartenenza al partito“, ha lo scopo di “promuovere incontri e iniziative finalizzate alla comprensione del provvedimento fiscale al varo del governo“, ha quindi annunciato la creazione di “uno sportello gratuito al pubblico, presso la sede del Circolo Lega, che sarà curato dal consulente fiscale Rosario Salmeri“.
L’alleato di governo romano, il Movimento 5 stelle, che ad Augusta amministra in solitaria, ha proseguito in questi mesi con l’attività di piazza dei gazebo, schierando il sindaco Cettina Di Pietro, assessori e consiglieri, oltre al senatore Pino Pisani, e accogliendo in vista delle elezioni europee alcune tappe dei consueti “tour” tematici. L’inaugurazione dei tour si è avuta a inizio febbraio con il deputato nazionale catanese Filippo Scerra, capogruppo della commissione Politiche dell’Unione europea alla Camera, per un weekend augustano dedicato al “tour dei Beni culturali”.
Iniziativa seguita dal convegno dell’1 marzo nell’auditorium di palazzo San Biagio, tappa de “I primi 200 giorni al governo”, in cui i parlamentari nazionali e regionali della provincia hanno promosso politicamente la misura di marca penstastellata del “Reddito di cittadinanza” insieme alla misura di marca leghista della “Quota 100”. Nello stesso solco, l’ultimo gazebo, in piazza Castello a Brucoli lo scorso 24 marzo, puntando sulla comunicazione ai cittadini delle due misure.
Da segnalare, nell’agone politico cittadino, il ritorno del Partito democratico, galvanizzato dalle primarie di inizio marzo per la segreteria nazionale (che hanno decretato al vertice Nicola Zingaretti), con l’augustana Francesca Furfaro eletta nell’assemblea nazionale, ma ancora orfano di un segretario cittadino. Intanto viene annunciata oggi da “iscritti e simpatizzanti” del Pd l’apertura di una nuova sede, in via Limpetra. “La voglia di cambiamento ed una ritrovata identità del partito, attraverso vecchi e nuovi iscritti – si legge nella nota trasmessa dal consigliere comunale Alessandro Tripoli – è servita da stimolo per rilanciare una proposta alternativa alla deludente e disastrosa esperienza amministrativa del m5s che governa la città e da argine alle politiche di destra dell’attuale governo nazionale“.
Il Pd locale sembra guardare, in questa fase di riorganizzazione interna, più alle amministrative del 2020 che alle imminenti europee: “L’obiettivo che ci prefiggiamo – prosegue la nota – è di aggregare tutte le forze di centro sinistra, puntando a far diventare il nostro circolo un laboratorio politico, utile a far avvicinare tutti quei cittadini che hanno un’idea di città e di governo diversa dall’attuale maggioranza politica che la governa“. E il laboratorio politico, a Roma, c’è già, con la scelta del Pd di questi giorni di accogliere nelle liste per le europee candidati della sinistra radicale, tra cui esponenti di Articolo uno – Mdp.
La nuova sede locale del Pd, per ironia della sorte, si trova praticamente di fronte alla sede storica della destra augustana (vandalizzata pochi giorni fa), incarnata da un lustro da Fratelli d’Italia. Ripartiti dai gazebo in piazza (nelle ultime due domeniche di marzo, sia nell’Isola che alla Borgata), i coordinatori cittadini Enzo Inzolia e Marco Failla, dopo aver trovato un anno fa l’adesione al progetto politico meloniano di Mariada Pansera (proveniente dal movimento “Diventerà bellissima”, attualmente dirigente regionale di Fdi) e Marcello Guagliardo-Giordani (promotore di una lista civica, già candidato a sindaco nel 2015), sarebbero intenzionati a tradurre nella realtà locale il nuovo corso “sovranista e conservatore”.
Esiste infatti un’estesa area “moderata” di centrodestra in città, che pare non trovare più un partito nazionale che intercetti le proprie istanze. Non pervenuta l’Udc, brilla per l’assenza nel territorio Forza Italia, capace alle elezioni politiche di un anno fa di sfiorare il 20 per cento, il bacino elettorale a cui adesso guarda il partito di Giorgia Meloni.
La campagna d’Europa si appresta ad entrare nel vivo.
(Nel collage in evidenza: foto tratte dalle rispettive pagine social dei partiti menzionati)