Emergenza idrica di Augusta, luce sulle cause e sui rimedi
AUGUSTA – Nel corso della seduta del Consiglio comunale svolta martedì 12 luglio, avente ad oggetto la ricerca di soluzioni immediate per il funzionamento del quinto settore Urbanistica, sono state le previste interrogazioni sui recenti, gravi disservizi idrici a destare l’attenzione dei cittadini e a indurre risposte sulla situazione dell’approvvigionamento idrico del Comune.
A fronte di tre interrogazioni presentate dai consiglieri di opposizione nelle settimane precedenti ed esposte in Aula, una da Salvatore Errante, una da Giuseppe Di Mare e una da Biagio Tribulato e Angelo Pasqua, i rappresentanti dell’Amministrazione, il sindaco Cettina Di Pietro e l’assessore ai Lavori pubblici Roberta Suppo, presenti in Aula, e in particolare il responsabile del quarto settore Lavori pubblici Carmelo Bramato hanno sviscerato il tema.
Sono state esposte le criticità delle più recenti emergenze idriche, tra maggio e giugno, che hanno interessato quasi tutti i quartieri della città, arrecando, come riferito dai consiglieri di opposizione, notevoli problemi a cittadini, appartenenti anche a categorie svantaggiate come quella dei diversamente abili, ad attività commerciali, che nel centro storico hanno lamentato di aver dovuto chiudere subendo un danno economico. Quindi sono stati chiesti lumi sulle iniziative che l’Amministrazione intende adottare per evitare ulteriori situazioni prolungate del disservizio idrico.
Il Sindaco, confermando che da oltre un anno l’autobotte di proprietà del Comune non è più funzionante e che non si sarebbe ancora potuto procedere all’acquisto di una nuova per motivi di bilancio, ha assicurato che per questa stagione le emergenze verranno tamponate con un’autobotte della Marina Militare, il martedì e il venerdì, e l’autobotte in dotazione alla Casa di reclusione di Brucoli, almeno una volta a settimana, più piccola e adeguata per il raggiungimento di determinate aree. Insomma, il Sindaco ha garantito che segnalando i disservizi alla Polizia municipale, gli interventi verrebbero calendarizzati entro 2-3 giorni, a cui seguirà anche una verifica tecnica della regolarità degli impianti per contrastare eventuali situazioni di irregolarità e il fenomeno degli allacci abusivi.
Particolarmente esaustivo il quadro esposto dal responsabile di settore Bramato, dal quale si è appreso che il Comune conta su dodici pozzi, tutti interconnessi tra loro, più uno in affitto sito nella frazione di Agnone. Tra quelli interconnessi, il Comune, durante la notte, effettua manovre per spostare l’acqua da una zona all’altra del territorio, in base alle esigenze.
Il dirigente ha riferito che quest’anno la carenza idrica estiva risulta maggiore in quanto tutte le falde acquifere della Sicilia orientale avrebbero subito un cospicuo abbassamento a causa delle ultime stagioni invernali carenti di piogge. Ha motivato gli eventi di maggior crisi dei due mesi precedenti con i concomitanti guasti del pozzo ubicato presso i giardini pubblici e del pozzo di contrada Falà, a suo dire, puntualmente risolti. Per Bramato, inoltre, la carenza idrica estiva sarebbe accentuata dal comportamento di una parte della popolazione del Monte e della periferia del territorio, che utilizzerebbe impropriamente l’acqua ad uso umano anche per esigenze di irrigazione o ludiche.
In conclusione, l’unica possibilità esposta per risolvere in via definitiva la crisi idrica comunale ed evitare di dover impiegare soluzioni tampone anche la prossima stagione estiva, sarebbe quella di reperire nuove fonti di approvvigionamento con la realizzazione di nuovi pozzi, interventi ancora allo studio dell’ufficio Lavori pubblici e dell’Amministrazione comunale.