Eni Versalis, dalla mozione consiliare augustana allo sciopero generale
AUGUSTA – Il pomeriggio dell’11 gennaio, per la seduta del Consiglio comunale monotematico sul caso Versalis, si erano recati ad Augusta diversi parlamentari e rappresentanti sindacali, oltre a una nutrita delegazione di lavoratori dello stabilimento di Priolo.
Dopo la collaborazione sul tema tra i consiglieri comunali di minoranza Giancarlo Triberio e Salvatore Errante e la maggioranza pentastellata, estesa a tutti i componenti della commissione competente e condivisa unanimemente in Aula, i lavoratori Versalis presenti hanno ottenuto la soddisfazione di una mozione di indirizzo votata unitariamente a sostegno delle loro rivendicazioni e a difesa della chimica italiana.
Infatti, dopo aver recepito alcuni emendamenti relativi al documento siglato quel lunedì mattina presso la Camera di Commercio di Siracusa e alla previsione di alcune forme di garanzia fideiussorie per un importo pari alle bonifiche dovute, la mozione approvata recava il seguente indirizzo: “Contro il progetto industriale dell’Eni di abbandonare il settore della chimica e la conseguente dismissione di Versalis e a sostegno della salvaguardia e dello sviluppo della chimica in Italia, dello stabilimento Versalis di Priolo Gargallo, dell’occupazione e degli investimenti ai fini di uno sviluppo sostenibile, e di una maggiore tutela dell’ambiente del nostro territorio”.
Il successivo incontro romano tra i delegati sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e il management di Eni, a seguito della campagna di mobilitazione portata avanti dai lavoratori dipendenti del gruppo, non ha assicurato quanto auspicato, con i dirigenti Versalis che hanno confermato la necessità della ricerca di una partnership, senza chiudere le porte al contestato fondo statunitense “Sk Capital”.
Quindi la conferma dalle sigle sindacali dello sciopero generale di otto ore per la data odierna, registrando un’elevatissima adesione tra i lavoratori dipendenti dei gruppi Eni e Saipem, contro la paventata vendita del 70 per cento di Versalis al fondo straniero. A Priolo, gli aderenti allo sciopero hanno partecipato ad un’assemblea organizzata dai sindacati nella mensa-portineria ovest dello stabilimento Eni-Versalis.
Foto di copertina: Luigi Di Luciano