Fondi per ospedali siciliani e Muscatello, Vinciullo polemizza: “Razza ha firmato atto dovuto, frutto del lavoro altrui”
AUGUSTA – “Sul finanziamento dell’ospedale “Muscatello” di Augusta basta menzogne e sciocchezze! Nessuna attenzione dell’attuale Governo sulla città di Augusta, ma solo la firma di un atto dovuto e ampiamente concluso“. Così Vincenzo Vinciullo, ex parlamentare regionale e presidente della commissione Bilancio all’Ars, critica recenti dichiarazioni che hanno accolto positivamente il decreto dell’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, firmato il 31 gennaio, che ha sbloccato i quasi 224 milioni di euro di fondi per interventi in 59 strutture ospedaliere siciliane, tra cui 9 milioni 845 mila euro destinati al nosocomio di Augusta (vedi articolo).
“Il finanziamento esiste dal dicembre 2010, con il mio contribuito determinante. Alcuni esponenti della attuale maggioranza hanno ritardato l’arrivo dei fondi e altri, nel corso degli anni, votato perfino contro“, afferma Vinciullo, rivendicando il suo ruolo nella vicenda come segretario dell’allora commissione Sanità e nel successivo mandato come presidente della commissione Bilancio. Del neo assessore alla Sanità, dice che “ha firmato un atto dovuto, frutto del lavoro altrui, e su cui non ha potuto fare alcun intervento se non attenersi a quanto già concordato e stabilito attraverso provvedimenti legislativi e circolari delle due precedenti legislature“.
Ribadisce il concetto sul “Muscatello”: “Nessuna attenzione nei confronti della città di Augusta, attraverso il finanziamento dell’ospedale, ma solo il tentativo furbesco, puerile ed insopportabile di impadronirsi del lavoro altrui, dal momento che, come è a tutti noto, la programmazione esistente non poteva assolutamente essere né modificata, né integrata“.
Nella sua ricostruzione dell’iter per il finanziamento alla rete ospedaliera regionale, Vinciullo ricorda: “La Regione Siciliana, sempre nella passata legislatura, ha rivendicato, ancora una volta, presso i Ministeri della Salute e dell’Economia, l’assegnazione delle risorse destinate alla Sicilia, per un importo complessivo pari a 805 milioni di euro. Dopo una lunga, articolata e difficile interlocuzione, in seguito al raggiungimento del pareggio del Bilancio, sempre avvenuto nella scorsa legislatura, grazie all’autorevole intervento del ministro Lorenzin, il Governo nazionale ha sbloccato le risorse che erano state assegnate alla Sicilia, sempre durante la precedente legislatura. In questi giorni – conclude l’ex parlamentare regionale – abbiamo avuto, quindi, solo la firma del Piano programmatico stralcio del documento Addendum, presentato in data 12 ottobre 2015 dall’assessore Gucciardi e poi trasferito nel d.a. 1147/2016, accolto dal Governo nazionale e quindi non più modificabile e/o integrabile“.