Politica

Fronte “no hotspot” ad Augusta, Fratelli d’Italia sfida il sindaco: “Consulti i cittadini con un referendum”

AUGUSTA – “È finalmente arrivata la conferma che molti cittadini aspettavano: la nostra non è più un’Amministrazione del M5s, ma un’amministrazione politicamente allineata al governo renziano. Con la stipula del protocollo d’intesa tra l’Amministrazione comunale e la Prefettura di Siracusa del 7 agosto scorso, il Sindaco e la sua Giunta hanno deciso di mettere la parola “fine” ad ogni possibile diversa “destinazione d’uso” del nostro porto commerciale, acconsentendo così all’installazione di questo tanto decantato hotspot nel territorio comunale“. Questo l’affondo politico dei coordinatori cittadini di Fratelli d’Italia, Marco Failla ed Enzo Inzolia, che con una nota congiunta intervengono sulla recente notizia del protocollo d’intesa sulla gestione di sbarchi, identificazione e accoglienza dei migranti nel porto commerciale di Augusta, sottoscritto dal sindaco Cettina Di Pietro con la Prefettura, lo scorso 7 agosto, e poi approvato con delibera di giunta, lo scorso 15 settembre.

L’ipotesi di istituire un hotspot nel porto megarese era stata respinta sia da una mozione di indirizzo approvata all’unanimità dal Consiglio comunale, il 12 ottobre 2015, che dagli stessi interventi pubblici del sindaco pentastellato, almeno fino a pochi mesi fa. A fine luglio, proprio qualche giorno prima del via libera al tavolo ministeriale romano, è stata la leader nazionale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, con un blitz al porto a lanciare la campagna “Augusta no hotspot“.

Failla e Inzolia si rivolgono quindi ai cittadini che nell’ultima tornata elettorale hanno espresso il voto per l’attuale maggioranza M5s: “Non ricordiamo che il programma elettorale del M5s prevedesse l’assenso all’invasione della nostra città, agli sbarchi incontrollati, alla penalizzazione del commercio marittimo. Quindi, sfidiamo chiunque a dimostrare che gli elettori del M5s, anche i più convinti, siano favorevoli a questa presa di posizione poco trasparente e leale nei confronti degli augustani“.

Infine, gli esponenti locali di Fratelli d’Italia propongono al sindaco Di Pietro di promuovere un referendum popolare consultivo: “Il M5s ha deciso di cambiare la linea politica sulla questione immigrazione e hotspot? Bene. Allora, l’Amministrazione comunale, prima di prendere questa posizione così drastica che annienterà definitivamente ogni forma di sviluppo economico della nostra città, abbia il coraggio di consultare i cittadini con un referendum, ai sensi dell’art. 58 dello Statuto comunale, considerando anche la mozione “no hotspot” del Consiglio comunale approvata all’unanimità quasi due anni fa, chiedendo ufficialmente parere a chi risiede in questa città se sia d’accordo o meno alla dichiarata invasione. Siano gli augustani a decidere sull’hotspot, non una Giunta di assessori quasi totalmente non augustani“.


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