NEW YORK – Saranno venti le candeline che quest’anno Giordani spegnerà al Met, ovvero il Metropolitan Opera di New York, e lo farà vestendo i panni di Cavaradossi, personaggio emblematico e rivoluzionario tanto legato all’arte quanto all’amore.
Si trova attualmente nella Grande Mela il tenore augustano, da poco designato curatore della stagione lirico-sinfonica al Teatro “Tina Di Lorenzo” di Noto. Giordani ricorda: “L’emozione che si prova nell’assistere al miracolo della voce che, per magia, dal palcoscenico arriva alle orecchie di 4 mila persone è indescrivibile. Questo penso ogni volta che mi esibisco al Met“.
E aggiunge: “Ricordo la prima volta che vidi il mio nome in uno di quei cartelloni enormi. Che emozione! Accanto al mio nome volli fortemente che venisse scritto “Augusta (Sicily)“. Ero felice di portare la mia terra alla gloria insieme a me”.
Della sua interpretazione del ruolo al Metropolitan, il critico del “New York Times” ha sottolineato “le sue note alte, potenti e brillanti, e il suo stile ardente ed espressivo”. In questa produzione dell’opera di Luc Bondy, Marcello Giordani andrà in scena accanto a due acclamate soprano che condividono il ruolo di Tosca: Maria Guleghina e Oksana Dika. La direzione dell’orchestra è stata affidata al noto tenore Placido Domingo.
Questa Tosca, coprodotta con il Teatro di Monaco, ha fatto tanto parlare di sé in questi cinque anni di vita per la crudità di uno Scarpia lussurioso, che si perde in abbracci focosi con la statua della Vergine, e per donne disinibite che vestono con fare dissoluto i panni delle meretrici.