Grande prova dell’attrice augustana, nel ruolo di Franca Viola per “La donna che disse no” di Saraceno
AUGUSTA – C’è attesa per il terzo spettacolo della stagione denominata “Teatro nel cuore”, in scena sul palcoscenico di “Città della notte”, fortemente voluta da Mauro Italia, direttore artistico, regista stabile e prim’attore del “Teatro stabile di Augusta”, un’associazione che si adopera da anni per tenere viva la fiammella del teatro in una città che è priva di un teatro vero e proprio.
Di solito, Italia e i suoi mettono in scena copioni collaudati della tradizione dialettale siciliana, per far trascorrere lietamente un paio d’ore al pubblico. Eccezionalmente, fanno un’incursione nel varietà, se consideriamo varietà anche il musical. Lo scorso anno, infatti, Mauro Italia e i suoi ebbero un grande successo con la commedia musicale Aggiungi un posto a tavola di Garinei e Giovannini, portata sulle scene nazionali da fior di attori quali Johnny Dorelli, oggi ottantenne, Bice Valori, oggi scomparsa.
Quest’anno, la sfida di Mauro Italia si è fatta più ardua, con il varo di un cartellone in cui sono ospitati spettacoli di altri, prodotti altrove. Quello di domenica sera era il più atteso perché la prima parte era costituita dalla rappresentazione di un dramma ispirato alla storia vera di Franca Viola, la ragazza siciliana che, per prima, disse no al suo rapitore-stupratore, il mafioso Filippo Melodia, di cui la stessa Viola s’era in un primo tempo invaghita.
Dal titolo La donna che disse no, è un dramma vero, dunque, per niente “leggero”, il cui testo è stato scritto da un giovane augustano, Pierpaolo Saraceno, che lo ha diretto, curando scene e costumi, e che ha interpretato con grande espressività la parte proprio del Melodia rifiutato da quella Franca Viola, oggi 68enne, interpretato da una talentuosa Mariapaola Tedesco, anch’ella di Augusta. Saraceno e Tedesco, una coppia affiatata sulla scena e nella vita, hanno già rappresentato il dramma al Teatro Palladium di Roma, poi a Reggio Emilia, Bologna, Chieti, Formello Roma, Castrovillari, Caserta, Salerno e Agrigento.
Per il pubblico di Augusta, abituato ad assistere alle tradizionali rappresentazioni realistiche di commedie con una trama ben definita, dove il teatro è più di parola, che di fisicità e di effetti, poteva essere un azzardo presentare un testo inedito, anche se con l’alloro del premio di Castrovillari. Mauro Italia, che di norma presenta gli spettacoli, è apparso in ansia nel prologo, ma alla fine, dopo applausi fragorosi e a scena aperta, dopo una quasi ovazioni in piedi, è stato visibilmente soddisfatto e si è complimentato con i due “augustani doc”, come li ha voluti definire, come augustano è l’autore delle musiche, Concetto Fruciano.