Grido di allarme di Italia nostra: Torre Avalos rischia di “scomparire in fondo al mare”
AUGUSTA – Un gioiello di architettura militare del sedicesimo secolo che, secondo l’associazione “Italia nostra“, rischierebbe di “scomparire in fondo al mare“. La sezione locale presieduta da Jessica Di Venuta ha chiesto al Ministero dei Beni culturali, riservandosi eventuali azione legali, quali iniziative comuni intende portare avanti a tutela di Torre Avalos, da anni in abbandono e nel degrado più assoluto.
Viene segnalato che “le gravissime lesioni esterne dell’edificio sono dovute all’omissione dei lavori necessari che costituiscono la causa del deterioramento delle strutture” e che “le murature risultano fortemente disgregate evidenziando vistosi crolli, i locali interni inoltre riportano un quadro fessurativo importante e notevolmente diffuso con sconnessioni e danneggiamenti“.
Il monumento deve il nome a Ferdinando di Avalos, marchese di Pescara, viceré di Sicilia dal 1568 al 1571, che ne volle la costruzione, negli anni in cui vennero eretti i forti Garcia e Vittoria, quest’ultimo restaurato e tornato fruibile dal pubblico in tempi recenti. Nel 1693 un terremoto danneggiò la torre e distrusse la lanterna, ma fu subito ricostruita la torre e la lanterna ripristinata. Nel 1736 la torre assunse funzioni doganali, pur tuttavia non perse mai la sua efficienza militare fino all’epoca borbonica. Poi, nel 1866, la fortificazione perse il suo compito di fortino militare e fu affidata al Demanio.
Torre Avalos si trova da decenni in uno stato avanzato di degrado. La Marina militare effettuerebbe opera di vigilanza, ma non sono di sua competenza le opere di manutenzione. Ai danneggiamenti accumulati nei secoli, si aggiunge il degrado dovuto agli agenti ambientali. Secondo la segnalazione di “Italia nostra”, assenza di diversi infissi, processi di ossidazione, muffe a radici di piante infestanti minerebbero l’intera struttura.
La presidente della sezione locale di “Italia nostra”, Jessica Di Venuta, commenta: “A questa antica fortezza ricca di storia nessuno sembra prestare adeguata attenzione e, totalmente abbandonata al degrado, rischia di non essere più recuperabile“.