I “renziani” del Pd augustano provano a gettare acqua sulla polemica interna
AUGUSTA – La sezione locale del Partito democratico, dalle dimissioni del segretario Giancarlo Triberio, che tre mesi fa ha aderito al movimento concorrente collocatosi più a sinistra “Articolo uno – Mdp”, non riesce a trovare una guida unica, motivo per cui si sono registrati interventi individuali ora di “consiglieri comunali iscritti al Pd”, ora di “coordinatori del Pd Augusta” pro tempore. È un’inversione di tendenza la nota arrivata in replica all’interpretazione di “una parte della stampa” in merito a una presunta guerra interna in atto tra correnti.
Ventidue “iscritti al Pd Augusta“, come precisato in calce, tutti riferibili all’area “renziana”, tra cui un consigliere comunale, Alessandro Tripoli, l’ultimo candidato a sindaco di area, Giambattista Totis, Enzo Cannavò, ritenuto uno dei “reggenti” pro tempore, lo stesso Luca Campisi autore del comunicato di apertura di credito al neo assessore Commendatore (vedi articolo), contestato dal consigliere comunale Franco Lisitano (vedi articolo), nonché la classe dirigente giovanile.
“Al solo fine di rassicurare i commentatori politici delle vicende comunali, desideriamo chiarire come, anche in futuro, potrà succedere più volte di registrare opinioni diverse su singoli fatti o su argomenti di interesse comune. Ciò accadrà perché in un partito che si definisce e sia effettivamente democratico ognuno ha il legittimo diritto di opinione, avendone titolo per esprimerla nella forma che più ritiene opportuna“. Gettano così acqua sul fuoco i sottoscrittori della nota.
Entrano nel merito della polemica interna Campisi-Lisitano: “Nella recente “querelle” i cosiddetti duellanti avrebbero legittimamente commentato, diversamente, la vicenda della nomina del nuovo assessore all’Urbanistica, il primo a valle di uno scambio di opinioni all’interno del circolo, e quindi su espressa delega, l’altro in seguito a proprie considerazioni personali. Entrambi ribadiscono, al contrario di quello che si potrebbe ipotizzare, per quanto con accenti diversi, un giudizio negativo sulla gestione del Comune da parte dell’attuale amministrazione, che è il dato politico più significativo“.
Provano a fornire una spiegazione sul mancato riassetto a distanza di tre mesi dalla scissione nazionale, che ha prodotto i noti effetti locali: “Come è noto il circolo, dopo le vicissitudini dell’ultima campagna elettorale e del congresso nazionale è in fase di riorganizzazione e si darà gli organi di governo interni non appena la fase congressuale cittadina sarà avviata dagli organismi dirigenti del partito a livello nazionale“.
Concludono: “Quindi, libero ciascuno di interpretare come ritiene le singole situazioni, si sappia che le posizioni del circolo saranno espresse in futuro dagli organi ufficiali quando saranno eletti, e, nelle more, da singoli espressamente a ciò delegati dalle riunioni periodiche come fin qui avvenuto, fermo restando che la nostra dialettica interna potrà trovare l’attenzione di chiunque, mettendo così in evidenza che in un partito democratico si discute e non vi sono gerarchie che qualificano più o meno le singole opinioni oltre la autorevolezza riconosciuta di chi le esprime“.
La nota risulta sottoscritta dai seguenti “iscritti al Pd Augusta”: Alessandro Tripoli, Giambattista Totis, Antonio Roggio, Santo Prestandrea, Manuel Mangano, Serena Lisitano, Giovanni Iurianello, Eleonora Giardino, Carla Gianino, Giuseppe Garilli, Francesca Furfaro, Giuseppe Fricia, Vanessa Fazio, Salvatore Fazio, Domenico Di Mare, Anna De Luca, Enza D’Antoni, Vincenzo Cannavò, Giuseppe Cannavà, Fabio Cannavà, Ruben Aparo, Giuseppe Amato.