AUGUSTA – Due interrogazioni consiliari, la prima finalizzata allo sblocco delle pratiche edilizie di riparazione dei danni causati dal sisma del 1990, la seconda finalizzata a inibire al traffico la più recente bretella di uscita dal parcheggio est dei giardini pubblici, ripristinando l’uso della strada precedente.
Le presenta Marco Niciforo, consigliere comunale eletto nella lista civica “Noi per la Città”, che esordisce: “La nostra città vive il paradosso di non essere in grado di dare lavoro a imprese, artigiani, fornitori e professionisti nonostante abbia disponibili circa 4 milioni di euro; questo era infatti l’importo che fino a poche settimane fa era presente nel conto corrente della ricostruzione post-sisma, i cui fondi ex legge 433/91 sono stati recentemente trasferiti dalla Regione siciliana e a cui attingono tutti i Comuni della provincia di Siracusa“.
Ancora riguardo alla prima interrogazione, afferma: “L’ufficio tecnico comunale non riesce a sostenere il carico di lavoro presente in ufficio e non garantisce il regolare svolgimento del procedimento amministrativo i cui tempi superano costantemente ogni limite di legge; pertanto le numerose pratiche giacciono ben impolverate sopra le scrivanie e gli stati di avanzamento dei lavori, intermedi e finali, vengono esitati in tempi inaccettabili“.
Il consigliere comunale prosegue sulla crisi del settore edilizio: “Lo sblocco delle sole pratiche di contabilità, la cui definizione è compito esclusivo del Comune di Augusta, darebbe una boccata di ossigeno ai tanti operatori del settore, molti dei quali sono costretti a cercare lavoro fuori sede o in alcuni casi chiudere la propria attività“.
Accennando a opportunità ulteriori che la legge per la ricostruzione post-sisma potrebbe offrire, e che finora non sarebbero stato colte, Niciforo sostiene che la Conferenza dei servizi costituita presso il Genio civile di Siracusa, e a cui partecipa anche il Comune di Augusta, non preveda sedute da mesi e sia “in posizione di stallo“. Ricorda che “la Conferenza dei servizi è l’organo preposto ad approvare i circa 200 progetti che sono ancora in attesa del rilascio del contributo” e che ad ogni progetto approvato corrisponderebbe un nuovo cantiere.
Niciforo chiosa: “Augusta purtroppo, per tempismo amministrativo, è indietro persino alla Regione siciliana, la quale ha già trasferito i fondi della legge 433/91 e che, per responsabilità da ricercare all’interno della nostra comunità, restano inutilizzati“.
Infine si appella agli amministratori e ai colleghi consiglieri: “Bisogna farsi parte attiva per la risoluzione di questo problema, auspicando un incontro pubblico aperto alle imprese, ai professionisti e a tutti gli operatori del settore per tracciare linee guida, indirizzi e crono-programma e mettere fine a quello che non esito a definire un gravissimo danno per la nostra collettività“.