Il primo presepe vivente al municipio, replica il 4 gennaio
AUGUSTA – Per la prima volta ad Augusta, un presepe vivente al Municipio. Grande partecipazione di pubblico, sabato 29 sera, alla rappresentazione del “Presepe di Greccio”, nell’androne del palazzo municipale, sul fronte di piazza Duomo.
È stata un’iniziativa congiunta dell’Ordine francescano secolare, rappresentato dalla ministra Stefania Quartarone, e dalla Commissione comunale per gli studi di storia patria, rappresentata dal presidente Giorgio Càsole.
Fino a qualche anno fa, all’interno dello stesso androne del municipio, veniva realizzato un presepe in cartapesta, sotto la direzione di Elio Salerno, presidente emerito della citata Commissione comunale. Dopo un lungo intervallo, la Commissione comunale, di nomina dell’amministrazione comunale a seguito di apposito bando, si è insediata nel marzo scorso. A novembre è scomparso Elio Salerno che, negli ultimi anni, per ragioni di salute non potè dedicarsi al presepe, arricchito con pregevoli statue di pastori, conservate oggi nei locali dell’Archivio storico comunale, diretto fino a pochi mesi fa da Maria Stella Gianino.
È stata la stessa Gianino, vicepresidente della Commissione comunale e componente dell’Ordine francescano secolare, l’anello di congiunzione dei due organismi che hanno organizzato la rappresentazione per ricordare il primo presepe voluto da San Francesco, il 24 dicembre 1223, nell’eremo di Greccio. Questa località, allora in Umbria, gli ricordava la Palestina dove si era recato, perché desiderava capire e rivivere il disagio della sacra famiglia di Nazareth quando Gesù nacque a Betlemme. Oggi Greccio è nell’alto Lazio, piccolo comune di poco più di 1.5oo abitanti, in provincia di Rieti, dove ogni anno viene rivissuta l’idea di San Francesco per invogliare gli spettatori alla preghiera.
Anche ad Augusta il presepe vivente di sabato aveva questo scopo, con la recita di preghiere e di letture francescane e con l’intonazione di inni, accompagnati dal suono della chitarra. La rappresentazione è stata animata dai giovani della Gifra, la Gioventù francescana che fa capo all’Ordine francescano secolare. Il presepe augustano ha avuto la peculiarità d’essere un presepe realizzato nel rispetto delle radici identitarie di Augusta: la pesca, con l’esposizione di reti e nasse per i pesci, e l’agricoltura, con oggetti e prodotti della terra, persino freschi di raccolto, come arance e mandarini.
L’evento è durato poco più di un’ora sabato scorso, iniziato alle 18 e concluso alle 19,15. Venerdì 4 gennaio è prevista una replica, per la quale la durata del presepe vivente dovrebbe essere estesa a 2 ore.