AUGUSTA – Mentre i commercianti del centro storico si organizzano in comitati per il rilancio dell’Isola, anche a Brucoli c’è fermento, nonostante la stagione invernale, per garantire al borgo turistico lo sviluppo economico che gli compete.
Tra i numerosi commercianti, brucolani d’origine o di adozione, che non lasciano la frazione neanche “fuori stagione”, abbiamo incontrato Luca Baffo, imprenditore della ristorazione nonché storico animatore della movida notturna legata a Brucoli.
Per i cittadini augustani, e non solo, che appartengono alle generazioni nate prima degli anni Novanta, il ricordo delle serate estive è legato indissolubilmente a Brucoli e in particolare alla celebre discoteca “Baia del silenzio”. Infatti al mito della piazzetta di Brucoli si aggiunse il rito della serata danzante del giovedì.
Era un forte traino per l’economia della frazione, attirando utenti da larga parte della Sicilia orientale, ed è stata forse la dismissione, otto anni fa, dell’intera struttura, comprendente anche un frequentato camping, a segnare la crisi delle attività commerciali di Brucoli.
Baffo, che di certi eventi era tra i promotori, rivela che non accede più a quell’area da allora, perché gli “morirebbe il cuore“, ma ha le idee abbastanza chiare sul trend degli ultimi anni e su quali iniziative intraprendere, insieme ai commercianti, per operare un rilancio definitivo del borgo turistico.
Innanzitutto intende offrire la sua lettura dei flussi della movida augustana, che negli anni si è spostata dall’Isola a Brucoli e viceversa, scoprendo nell’ultima estate il lungomare Granatello. Per l’imprenditore, al netto del buon lavoro effettuato dai commercianti delle rispettive aree, sarebbero frutto di cicli inevitabili: “La movida ha corsi e ricorsi storici: mio fratello mi parlava della mitica via Garibaldi, che, dopo il terremoto del ’90, improvvisamente si svuotò; poi fu il turno della piazza Duomo, di Brucoli, ci fu anche il turno del Faro, recentemente del lungomare“.
Solo dopo il 2012, che considera “l’anno zero del turismo a Brucoli“, il borgo sarebbe diventato nuovamente attrattivo, registrando, grazie allo sviluppo del turismo enogastronomico, anche un’importante variazione del cosiddetto target dell’utenza rispetto ai tempi della celebre discoteca. Ciò ha consentito, messi alle spalle i disordini del passato e le conseguenti lamentele dei residenti, anche un rinnovato patto tra quest’ultimi e i gestori delle attività, scoprendosi “compagni di viaggio” nel nuovo percorso per Brucoli.
Ma, secondo Baffo, mancherebbero all’appello gli auspicati interventi delle amministrazioni succedutesi nel tempo: “Vivo a Brucoli da quasi vent’anni e il borgo non ha mai avuto nessun aiuto da parte delle amministrazioni locali; quando da tempo si parla di dotare Brucoli di un parcheggio che sia tale, credo si parli dell’abc del turismo“.
Cita i modelli, pur con sfumature diverse, di Gozo, o, per tornare al Siracusano, di Marzamemi, “un borgo forse più piccolo di Brucoli, prima sconosciuto, che in dieci anni ha trasformato la propria economia di pescatori in un’economia totalmente turistica e che anche d’inverno riesce ad avere un suo perché“.
Quindi le proposte. La premessa sarebbe l’istituzione di un tavolo tecnico tra commercianti di Brucoli, Forze dell’ordine e Amministrazione comunale, per affrontare prima del fatidico mese di aprile problematiche che, a stagione avviata, diventano ostacoli insormontabili. Gli argomenti prioritari suggeriti sono il parcheggio, il conferimento dei rifiuti nel periodo estivo, quando “i cassonetti non bastano mai“, le attività d’intrattenimento ed alcune “liberalizzazioni” sulla musica in deroga ai limiti previsti dalle norme (proprio come avviene a Marzamemi).
In merito al parcheggio, che dovrebbe essere la condizione necessaria per fruire pienamente dell’isola pedonale, si ricorda la soluzione adottata l’estate scorsa dalla Commissione straordinaria. Alla buona idea di farsi concedere il terreno di proprietà dell’Enel, con il risparmio rispetto al passato dei canoni di locazione per il terreno privato vicino, non seguì però la previsione dell’illuminazione, di cui si sarebbero fatti volentieri carico i commercianti. E si attende una soluzione per la prossima stagione estiva.
Per quanto riguarda le iniziative promosse a Brucoli, Luca Baffo evidenzia che provengono sempre e solo dai privati, che siano commercianti che offrono attività di intrattenimento, stagioni concertistiche gratuite, ovvero residenti che si autotassano per preservare le tradizioni e le feste, sacre e profane, del borgo. E propone una sorta di baratto amministrativo: “Cominciamo ad abbattere i costi dell’occupazione di suolo pubblico per chi organizza eventi che portano benefici a tutto il territorio“.
C’è infine l’aspetto dei mesi “fuori stagione” in cui l’afflusso turistico è ridotto ai minimi, anche se i residenti si riadattano con naturalezza allo stile di vita quasi fuori dal tempo e certamente più sereno.
Per Baffo si potrebbe pensare addirittura ad una Brucoli “invernale”, considerata la posizione privilegiata a metà strada tra le mete culturali di Siracusa e Catania, inserendo le numerose attrazioni monumentali e storiche della frazione nei grandi circuiti dei tour culturali e tra le mete delle gite scolastiche. Ovviamente, prima, bisognerebbe rendere tale patrimonio fruibile al pubblico, dal Castello aragonese agli insediamenti neolitici della Gisira, per menzionare brevemente migliaia di anni di storia dell’uomo, “predisponendo quanto occorre per le visite e impiegando associazioni e guide locali che possano promuovere la storia del territorio“.
Cecilia Casole