Inchiesta nettezza urbana, gli indagati sarebbero dieci


AUGUSTA – Sarebbero dieci le persone iscritte dalla Procura di Siracusa nel registro degli indagati, nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di finanza sull’affidamento del servizio per la gestione dei rifiuti ad Augusta. Lo riporta il sito Ansa.it. I militari delle fiamme gialle del Comando provinciale di Siracusa hanno compiuto perquisizioni nelle sedi dell’Igm, azienda siracusana che opera nel settore della raccolta dei rifiuti.
L’attività segue quella svolta dal Nucleo di polizia tributaria venerdì mattina al Comune di Augusta, dove sono stati acquisiti atti relativi all’affidamento (risalente a un anno fa) del servizio all’Ati, l’associazione temporanea di imprese costituita da “Pastorino”, “Igm rifiuti industriali” e “Ciclat ambiente” di Ravenna. L’Ati ha vinto l’appalto, che ha una durata di sette anni, per un costo di 9 milioni e 600 mila euro, superiore rispetto alla gestione precedente per l’inserimento di alcuni servizi aggiuntivi previsti dal bando.
Due i rilievi su cui si concentrerebbe l’attenzione degli investigatori e dei giudici, e riguarderebbero le procedure di affidamento dell’appalto e la gestione del servizio.
Il sindaco Cettina Di Pietro, sabato scorso, ci riferiva che si tratterebbe di “fatti antecedenti il mio mandato“. Dello stesso tenore le dichiarazioni divulgate questo lunedì dall’assessore all’Ambiente Danilo Pulvirenti: “Per quanto ci è dato sapere, avendo assistito alla perquisizione, i fatti non riguardano l’appalto di recente aggiudicazione che questa amministrazione sta portando avanti tra mille difficoltà. Per quello che sappiamo, gli accertamenti riguardano fatti antecedenti il nostro insediamento e attendiamo sereni gli esiti della magistratura“.