La stanza viola / Parole
LA STANZA VIOLA di Elisabetta Ternullo
Dimmi tu
per quanto tempo, il tempo,
viaggiando frenetico,
ti lascerà fuori dalla mia porta,
inconsapevole
della stanza viola
di questi sogni miserevoli.
Dimmi se poi,
anche spianando la distanza
e ritrovando ogni traccia,
riconoscerei l’odore
e i battiti affamati
come se il tempo, nel frattempo,
non m’avesse strappato le ali
col continuo ticchettio vuoto
del niente nel niente.
PAROLE di Marcella Di Grande
Ogni tua parola mi accarezza piano, dalle tempie in giù, fino all’ultimo istante di me, come fosse una mano, lenta e decisa, che conosce e vuole conoscere ancora.
Amo queste tue mani perché di loro sento la dignità di chi sa quando, la sensibilità di chi sa dove e l’esperienza di chi sa come.
(Foto in evidenza: Rina Spinali)