L’audacia del cielo / Il cambiamento
L’AUDACIA DEL CIELO di Elisabetta Ternullo
Il blu prese le lacrime di lei
e le portò alte a farne lucciole di stelle
rimaste a ricordo dell’amore illuso.
Il celeste ne catturò il dolore
lo accartocciò come un foglio straccio
di poesia mancata
e lo fece brillare [infuocato sole]
a testimonianza
della forza della sopravvivenza.
A dispetto dello squallore
il cielo, che era in lei,
sollevò le colpe
alleviandone il sentire.
Piovve.
E la pioggia lavò
fiorendo virgulti che mai sarebbero nati
se non per lo scompiglio della perdita.
IL CAMBIAMENTO di Marcella Di Grande
Tutti gli istanti vissuti sono alchimia di emozioni ed esperienze. Tanto quelli positivi quanto quelli negativi. Attraverso i vissuti costruiamo il presente, che a sua volta diventa un trampolino sul mare del futuro.
Un’esperienza, associata ad emozione, può essere ripetuta infinite volte nell’arco della vita poiché in situazioni simili, in cui è uguale il contenitore ma cambia il contenuto, l’esperienza tenderà a ripetersi. Questo meccanismo, questo processo è quello che ci fa credere di essere fortunati o sfortunati, per esempio. Se l’esperienza è associata ad un’emozione positiva, di certo il suo ripetersi genererà autostima, successi o la convinzione di essere fortunati. Diversamente, se l’esperienza è associata ad un’emozione negativa, genererà delusioni, insuccessi o la convinzione di essere sfortunati.
Il corso della nostra vita insomma sarà una ripetizione quasi profetica che impropriamente chiameremo destino. Ma la vita la costruiamo con le scelte che attuiamo quotidianamente e nessuno si è mai preso la briga di scriverla per noi. Il cambiamento avviene quando siamo in grado di scindere l’esperienza dall’emozione negativa. L’esperienza senza trasporto emotivo diventa consapevolezza e quest’ultima è la chiave per ridurre gli errori e per costruire la vita che desideriamo. Così le lacrime colme di consapevolezza diventano luce che illumina il cammino delle scelte.
Il dolore colmo di consapevolezza si accartoccia e diventa un origami come simbolo di quell’accettazione che genera nuovi germogli. Il cambiamento è la possibilità che abbiamo di venire a conoscenza e sperimentare tutte le risorse che custodiamo e che non sappiamo ancora di avere. Siamo meravigliosi e questo non dovremmo mai dimenticarlo.
Foto di copertina: Salvo Bellistri