L’augustano don Paolo Liggeri tra i nuovi “Giusti” al Giardino di Milano
AUGUSTA – Il sacerdote don Paolo Liggeri, augustano di nascita e milanese d’adozione, sarà commemorato nel Giardino dei Giusti di tutto il mondo a Milano, tra coloro che sono stati riconosciuti nell’ultimo anno dall’associazione omonima, costituita dalla fondazione “Gariwo” (acronimo di Gardens of the Righteous worldwide) e dal Comune di Milano, quali oppositori ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi. La segnalazione per il riconoscimento era pervenuta da una scuola di Augusta, l’Istituto superiore “Arangio Ruiz”, all’esito del lavoro di ricerca documentale condotto dalle docenti Anna Borgese e Rosa Anna Bellistri in collaborazione con il Comune.
Il Giardino milanese nacque esattamente vent’anni fa sul modello del primo Giardino dei Giusti creato all’interno dello Yad Vashem a Gerusalemme, che invece dal 1962 stila l’elenco dei “Giusti tra le nazioni”, ovvero i non-ebrei che durante l’Olocausto, rischiando la vita, prestarono aiuto e soccorso agli ebrei perseguitati dai nazisti. La fondazione milanese ha inteso estendere la qualificazione di “Giusto” a persone che in ogni tempo hanno fatto del bene salvando vite umane o si sono battute per i diritti umani.
La storia di don Paolo Liggeri, nato ad Augusta nel 1911 e sacerdote a Milano dove morì nel 1996, sarà ricordata, tra le altre dei nuovi “Giusti”, il prossimo 6 marzo nel capoluogo lombardo nell’ambito delle celebrazioni della Giornata europea dei Giusti, a cui prenderanno parte per l’occasione rappresentanze del “Ruiz” e del Comune di Augusta.
Nel settembre 1943, in una Milano sconquassata dalla guerra, il sacerdote di origini augustane fondò l’istituto “La casa”, per ospitare quanti avevano perduto la propria abitazione a causa dei bombardamenti. Ospitò anche ebrei perseguitati dai nazisti e, per questa ragione, nel marzo del 1944, fu arrestato dai fascisti di Milano e rinchiuso nel carcere di San Vittore per essere destinato ai lager nazisti.
Sopravvissuto, dopo la Liberazione trasformò “La casa” nel primo consultorio familiare italiano e fu per anni consulente familiare, giornalista e scrittore. Sull’esperienza nei lager nazisti pubblicò il libro “Triangolo rosso“. Vale la pena di ricordare, altresì, che la sua ultima fatica letteraria fu “Augusta carissima”, libro di ricordi legati alla città natale, dove continuò a soggiornare ogni estate quale ospite del fratello Carmelo, prete musicista, rettore della chiesa del Carmine.
Il più recente riconoscimento a don Paolo Liggeri è quello tributatogli, lo scorso 22 marzo, dall’Istituto superiore “Arangio Ruiz”, che ha istituito nel proprio cortile un Giardino dei Giusti, il primo in provincia, undicesimo in Sicilia, al fine di onorare la sua figura, insieme a quelle dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e di Felicia Bartolotta Impastato (vedi foto all’interno).
In occasione della più recente Giornata della memoria (27 gennaio), nell’ambito di un’articolata assemblea di istituto, la dirigente scolastica del “Ruiz”, Maria Concetta Castorina si è mostrata orgogliosa e fiera del risultato raggiunto affermando che “don Paolo Liggeri era e sarà un faro per tutti“, oltre a ringraziare il sindaco, l’amministrazione comunale e quanti hanno “contribuito a rendere viva la memoria del nostro concittadino“.