Le parole del Sindaco in Consiglio sulla stampa, levata di scudi delle opposizioni
AUGUSTA – Dure reazioni sono scaturite da alcune esternazioni del sindaco pentastellato Cettina Di Pietro, rese durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, contestualmente alla presentazione del neo assessore agli Affari legali e Servizi sociali Rosanna Spinitta.
È bene citare il passaggio contestato per farsi un’opinione della portata. Il Sindaco, che in quell’aula come noto è ospite, si riferisce, come poi precisa, a un articolo di stampa in cui, a suo avviso, “ci è stato detto che siamo il gettonificio e parcellificio del M5s, mi sembra un’accusa molto grave“. Facendo cronologicamente un passo indietro, ecco la forte critica espressa dal primo cittadino: “Trovo anche imbarazzante dover replicare a delle accuse inconducenti“, “sul neo assessore Spinitta ci si è lanciati in iperboli anche da qualche addetto alla stampa, che in questo momento sta prendendo appunti e chissà domani cosa scriverà“. Qui si levano le contestazioni dai banchi dell’opposizione. Restituita la parola dalla presidente del civico consesso Lucia Fichera, Di Pietro adduce delle giustificazioni quali “sto riportando un titolo di stampa, non sto offendendo nessuno“, “non ho fatto nessun nome e nessun cognome“, ma poi rincara la dose, anticipando il tenore del post a mezzo social network del giorno successivo, ricordando che “chi fa un articolo di stampa si assume la responsabilità di quello che dice“.
La presidente dell’Aula Fichera richiama i consiglieri dell’opposizione e non ammonisce il Sindaco, motivando così: “Lei è libera di esternare la sua emozione e la sua impressione su questi articoli, non ho sentito un’offesa nei confronti dei giornalisti“. E il giornalista che si è sentito chiamato in causa, Massimo Ciccarello, seduto tra il pubblico, per il regolamento del civico consesso non ha avuto possibilità di difendersi o semplicemente replicare.
Immediata la solidarietà di categoria di alcuni giornalisti locali che si sono espressi, in attesa di un probabile intervento delle associazioni della stampa. Solidarietà al giornalista e alla stampa tutta anche dai consiglieri comunali dell’opposizione intervenuti e dai rappresentanti di alcune forze politiche cittadine alternative al M5s.
“A qualcuno forse sfugge che il sindaco, all’interno del Consiglio, è un graditissimo ospite chiamato ad esporre le questioni che riguardano la città e non può utilizzare quel microfono istituzionale per regolare i conti con quegli avversari politici o con quei giornalisti che negli ultimi giorni hanno inteso esprimere il loro pensiero. Per non parlare dei commenti fuori onda, fuori luogo e di dubbio gusto rivolti ai consiglieri di opposizione e al pubblico“, denunciano attraverso una nota congiunta sei consiglieri della minoranza, segnatamente Canigiula, Errante, Niciforo, Beneventano Del Bosco, Lisitano e Triberio.
Aggiungono: “La vera nota triste è l’attacco verbale che il Sindaco ha rivolto al giornalista Massimo Ciccarello, presente in aula per svolgere il suo lavoro. Quel dito puntato verso il giornalista, reo di aver scritto un articolo, evidentemente non gradito, a commento del comunicato di un consigliere comunale, rappresenta forse il momento più buio da quando sediamo in Consiglio. In un solo colpo, il Sindaco ha infranto il regolamento che non consente ai relatori di rivolgersi al pubblico, ha utilizzato il Consiglio comunale per regolare questioni politiche personali, ha alimentato tensioni tra i presenti“. I consiglieri di minoranza si scusano, da componenti del civico consesso, con il giornalista e auspicano scuse da altri fronti.
I sei consiglieri, intervenendo anche nel merito delle recenti nomine assessoriali, sostengono che gli amministratori vadano ricercati tra i concittadini, “non per campanilismo ma perché ricoprire una carica pubblica è un momento di crescita e di formazione la cui opportunità va concessa a chi, anche successivamente, potrà utilizzare queste esperienze a beneficio della città dove vive“.
Solidarietà al giornalista Ciccarello e alla stampa locale viene espressa anche da parte dei coordinatori cittadini di Fratelli d’Italia, Marco Failla ed Enzo Inzolia, che con una nota congiunta, sull’onda lunga del voto referendario, ricordano: “Ma il M5s, al quale il sindaco Di Pietro appartiene, non si è battuto strenuamente contro il tentativo renziano di stravolgere la Costituzione? Ha forse dimenticato l’esistenza dell’articolo 21 secondo cui “la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”?“.
Andrea Timmonieri, del coordinamento cittadino di Forza Italia, formula l’augurio che “i giornalisti possano continuare a svolgere la propria professione senza subire ulteriori pressioni affinché possa essere garantito il diritto di informazione“.
(Foto in evidenza: repertorio)